Era stata salvata a maggio nelle acque di Porto Ottiolu. La tartaruga Caretta caretta non riusciva più ad immergersi: i biologi dell’Area marina protetta di Tavolara l’avevano fatta curare nella Clinica veterinaria Duemari di Oristano, dove gli esami hanno riscontrato infezioni nel tratto intestinale, con conseguenti sacche d’aria che ne impedivano il corretto assetto in immersione, dovute a notevoli quantitativi di plastica ingurgitati dall’animale, e poi affidata al Centro di recupero della Laguna di Nora.
Oggi Olivia, questo il nome dato alla tartaruga marina, è stata liberata nelle acque del Poetto di Cagliari. “Prosegue intensamente l’attività della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, coordinata dall’assessorato all’Ambiente e con la collaborazione del Corpo forestale e delle Capitanerie di porto – afferma l’assessore Marco Porcu, che ha partecipato alla liberazione della tartaruga nella spiaggia dello stabilimento balneare dell’Esercito, insieme al sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu e al comandante del Comando militare di Sardegna, generale di brigata Stefano Scanu -. L’attività di protezione e salvaguardia delle tartarughe Caretta caretta sta riscontrando un grande successo in tutta l’Isola. Dopo aver restituito, nei giorni scorsi, alcuni esemplari nel loro habitat naturale all’Asinara e a Pula, oggi è stato il turno di Olivia. L’attività di rilascio ha una duplice finalità: oltre a quella di concludere il ciclo di tutela dell’animale con il reinserimento nel suo habitat, anche quella di sensibilizzare sul tema dell’inquinamento dei mari e delle microplastiche”.