Il Governo Meloni ha deciso di impugnare per conflitto di attribuzioni la legge regionale n.9 del 23 ottobre (Disposizioni di carattere istituzionale, ordinamentale e finanziario su varie materie), ovvero il collegato alla Finanziaria, davanti alla Corte costituzionale. La norma contiene – secondo l’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico che ha sollevato la questione – “norme sciagurate in materia ambientale”. In sintesi: possibilità di espropri gratuiti di terreni a uso civico per le rinnovabili, possibilità di ricostruire ruderi anche nelle fasce costiere di massima tutela dei 300 metri dalla battigia e la possibilità di aumentare del 25 per cento le volumetrie nelle aree costiere per nuovi hotel 5 stelle e del 15 per cento per ogni esercizio ricettivo esistente, anche nella fascia costiera di massima salvaguardia dei 300 metri; e ancora il taglio di circa 1.600 ettari del parco naturale Gutturu Mannu.
Il comunicato stampa del Consiglio dei ministri sottolinea che talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di ambiente e paesaggio, di ordinamento civile, di ordine pubblico e sicurezza, di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia, di tutela della salute, di coordinamento della finanza pubblica, di governo del territorio ed assetto territoriale, violano gli articoli 9 e 117, primo e secondo comma, lett. h), l) ed s), 117, terzo comma e 133, secondo comma, della Costituzione”. Il Grig, che aveva chiesto al Governo di impugnarla per lesione delle competenze statali in materia di salvaguardia dell’ambiente, esprime soddisfazione. La norma “contiene alcune norme decisamente sciagurate – oltre che illegittime – per la corretta gestione del territorio isolano”, dice l’associazione. “Alcuni Comuni costieri, per esempio Arzachena, già pregustano la nuova abbuffata di cemento, ma se, come sembra, le segnalazioni ecologiste sono state prese in considerazione, emerge un nuovo forte segnale in favore della salvaguardia ambientale e della tutela del territorio da speculazioni che dovrebbero esser definitivamente consegnate al passato.”