In barca contro il cemento nelle coste: Legambiente protesta nel mare di Olbia

In barca e in canoa nel mare cristallino del Golfo di Olbia per dire no alla speculazione edilizia sulla costa del nord est Sardegna. Questa mattina, nella seconda giornata della tappa gallurese di Goletta Verde, l’imbarcazione ambientalista di Legambiente con i comitati di cittadini hanno protestato così, con lo slogan “Giù le mani dalla costa”, per opporsi ai progetti di ampliamenti e nuove lottizzazioni industriali e residenziale sulla collina di ‘Sa Testa’ e a ‘Capo Ceraso’. “Non capiamo come si sia potuto anche solo immaginare di cementificare queste aree incontaminate con volumi ricettivi di 140mila metri cubi a Capo Ceraso e 70mila metri cubi nella collina di Sa Testa” ha dichiarato Cristina Dessole, del circolo Legambiente Gallura, riferendosi ai programmi contenuti nel Puc del Comune di Olbia.

“Come ha anche osservato recentemente la Regione Sardegna, le opere contenute nel Puc del Comune di Olbia sono in palese contrasto con gli obiettivi di conservazione e tutela dell’area. Valorizzare questi luoghi significa proteggerli dal cemento e garantire uno sviluppo economico e turistico sostenibile, che segua la sua naturale vocazione di territorio aperto e fruibile. Con la manifestazione di oggi, insieme a Goletta Verde, ci auguriamo che questi progetti siano definitivamente abbandonati; noi continueremo a batterci per difendere il nostro territorio da nuovi assalti speculativi”. Terminata la tappa gallurese, lunedì 12 luglio a Cagliari, alle 10,30 nella sede della Lega Navale, a Su Siccu, Goletta Verde illustrerà i dati sul monitoraggio effettuare nelle coste sarde.

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