Il Pecorino romano è sempre più ‘green’: pascoli sostenibili col progetto europeo

Pascoli e aziende sempre più green: il Consorzio di tutela del Pecorino romano dop punta sul progetto europeo Life magis, made green in Italy. Si tratta dell’unico comparto del settore lattiero caseario ovino ad aver aderito al progetto, raccogliendo la sfida e puntando all’ambizioso obiettivo della “certificazione verde” che garantisce produzioni sostenibili a vantaggio del consumatore finale. Il progetto dell’Unione Europea misura l’impronta ambientale, ovvero quanto un allevamento o un’azienda di trasformazione inquinano per poi indicare correttivi che, se seguiti correttamente, garantiranno la svolta green.

Chiusa la prima fase dopo due anni e mezzo, il punto della situazione è stato fatto a Macomer, con il direttore generale del Consorzio, Riccardo Pastore, e il presidente Gianni Maoddi, che hanno sottolineato come l’esigenza della sostenibilità sia ormai imprescindibile per i consumatori, che sono sempre più attenti a questo aspetto e, a monte del processo, per allevatori e trasformatori. Una sfida che proietta il Pecorino romano dop nel futuro, con i suoi 600 milioni di fatturato al consumo all’anno e le 12mila aziende del comparto. La prima fase è iniziata a dicembre 2019 con le 4 aziende che hanno volontariamente aderito al progetto pilota: Foi srl di Macomer, La Concordia di Pattada, Sarda Formaggi di Buddusò e Fratelli Maoddi di Nuragus. Obiettivo finale del percorso green è produrre inquinando poco e nel pieno rispetto dell’ambiente, con risultati dimostrati e verificati da enti terzi. Lo studio della cosiddetta impronta ambientale, ovvero dell’inquinamento prodotto negli allevamenti e nelle aziende di trasformazione, sarà ora presentato al ministero dell’Ambiente che rilascerà una valutazione media sul livello di sostenibilità. A quel punto, tutte le aziende associate al Consorzio potranno avviare il percorso per ottenere il marchio Made green in Italy.

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