Febbre del Nilo, primo caso in un animale sardo nel 2023: colpita cornacchia a Solarussa

Il virus della febbre del Nilo ha colpito una cornacchia a Solarussa. La scoperta dopo il piano di abbattimento messo in campo dall’amministrazione provinciale e che riguarda animali dannosi in particolar modo per le colture. Alcuni esemplari vengono analizzati e uno di questi è risultato positivo al virus West Nile. Si tratta del primo caso nel 2023 riscontrato in un animale dell’Isola.

Il Dipartimento di prevenzione della Asl di Oristano, non appena avuta conferma della positività al virus della cornacchia, ha inviato una comunicazione al sindaco di Solarussa con la proposta di ordinanza per il rafforzamento delle misure di prevenzione e protezione, già attivate con l’inizio della stagione estiva dall’azienda sanitaria oristanese e, in particolare, dallo stesso Dipartimento di prevenzione.

Il virus West Nile, trasmissibile dagli uccelli infetti all’uomo o ad altri animali attraverso la puntura di zanzara, nell’80 per cento dei casi si sviluppa in maniera asintomatica, nel 20 per cento causa sintomi simili a quelli influenzali (febbre, mal di testa, nausea e vomito) e in una percentuale inferiore all’1 per cento provoca encefaliti o meningoencefaliti. Proprio ieri l’Istituto superiore di sanità (Iss) aveva segnalato il primo caso dell’anno su un uomo, in provincia di Parma. “Nessun allarmismo. La situazione è sotto controllo”, ha assicurato la direttrice del Servizio di Igiene e sanità pubblica della Asl 5, Valentina Marras. “È importante che i cittadini, in particolare anziani e fragili, si proteggano adottando una serie di precauzioni. In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara. Per questo è necessario svuotare di frequente sottovasi di fiori, secchi, copertoni, barili; cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali; tenere le piscine per bambini vuote o coprirle quando non sono usate; trattare con prodotti larvicidi tombini e pozzetti di sgrondo delle acque piovane, zone di scolo e ristagno”.

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