Dal ripopolamento del grifone un’opportunità per nuovi itinerari turistici: l’idea di Life Safe for Vultures

Alleato dell’uomo nell’ambito delle attività zootecniche, il grifone è la miglior cartina di tornasole del benessere di un territorio: la sua presenza è sintomo di buone condizioni naturali e antropiche. Muovendo da qui, i partner di Life Safe for Vultures mirano a estendere a tutta la Sardegna la presenza del grifone. Le azioni condotte dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, capofila del progetto, assieme ad Agenzia Forestas, Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna, E-Distribuzione e Vulture Conservation Foundation vogliono consentire al grifone di riconquistare areali dai quali manca da decenni, replicando nella Sardegna centrorientale e meridionale i risultati ottenuti con Life Under Griffon Wings in quella nordoccidentale.

A questo scopo nei prossimi tre anni circa 50 esemplari – per lo più donati dalla comunità autonoma dell’Extremadura e dall’Andalusia, in Spagna, ma provenienti anche da alcune strutture zoologiche d’Europa – saranno rilasciati a Villasalto. A renderlo possibile è stata l’attività preparatoria condotta sin qui dall’Agenzia Forestas, che ha realizzato una voliera di preambientamento e un carnaio centralizzato nel cantiere boschivo di Monte Genis – Cea Romana, a Villasalto. Oggi la voliera ospita 16 grifoni, 11 arrivati dalla Spagna e 5 recuperati e curati nel Centro di recupero della fauna selvatica di Bonassai, a Sassari, che saranno liberati in primavera. E il carnaio ha permesso di ampliare le traiettorie di volo di alcuni esemplari della colonia che abita stabilmente nel Nord Ovest Sardegna e di osservare altre specie che abitualmente fanno tappa nella struttura di Forestas.

Ma l’impegno di Life Safe for Vultures va oltre: nel compendio forestale sono sorti una postazione di osservazione per gli amanti del birdwatching, un sentiero per gli appassionati di escursionismo e un’area picnic per favorire la fruibilità dell’area. “Il progetto vuole favorire la creazione di nuovi itinerari turistici e nuove opportunità di sviluppo in territori meno battuti”, spiega Dionigi Secci, referente di Forestas per il progetto. Al tema sarà dedicato l’incontro pubblico Il grifone tra conservazione, biodiversità e valorizzazione del territorio, organizzato in collaborazione con il Parco naturale regionale di Molentargius, che ospiterà l’iniziativa.

L’appuntamento è fissato per sabato 27 gennaio alle 15 a Cagliari, nella sede del Parco di via la Palma e potrà essere seguito in diretta streaming sulla pagina Facebook del progetto. Dopo il saluto dei vertici del Parco di Molentargius, la professoressa Fiammetta Berlinguer dell’Università di Sassari, responsabile scientifica del progetto, parlerà dello stato di conservazione del grifone e della riconquista degli areali storici. Dionigi Secci illustrerà il programma di ripopolamento nel Sarrabus-Gerrei e il nuovo centro di Villasalto. Sempre per Forestas interverrà Alessio Saba, che descriverà il progetto della rete sentieristica regionale e le sue connessioni con l’attività di gestione della fauna selvatica. Umberto Graziano del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna parlerà invece delle attività di presidio del territorio e di salvaguardia delle biodiversità faunistiche.

In concomitanza gli spazi espositivi del Parco naturale regionale del Molentargius ospiteranno la prima tappa della Mostra fotografica itinerante pensata e realizzata dai partner grazie al prezioso contributo dei fotografi naturalisti che hanno messo a disposizione alcuni scatti da loro realizzati. I tre autori, Marco Corda, Gianni Sirigu e Uccio Saccu, parteciperanno ai lavori, che proseguiranno coi contributi di Club alpino italiano, Associazione fotografi naturalisti italiani e Società italiana Caccia fotografica. Marco Marrosu del Cai parlerà di incidenza delle attività ludiche outdoor sull’ambiente e sulle specie selvatiche, Gianluca Doa dell’Afni di fotografia naturalistica e del rapporto tra uomo, fauna e ambiente, Giovanni Paulis del Sicf del ruolo del fotografo naturalista a presidio del territorio. Completerà gli interventi programmati il fotografo naturalista Domenico Ruiu. Seguirà il dibattito.

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