I civatiani sardi di Possibile hanno deciso di sostenere i quattro referendum regionali promossi dal comitato Pro Sardinia su cannabis, Anas e punti franchi: lo annuncia in una nota il partito guidato nell’Isola da Thomas Castangia, ma l’iniziativa è sostenuta all’unanimità da tutti gli iscritti.
“Aderiamo convintamente – si legge in una nota – ai 4 referendum regionali” per i quali il comitato Pro Sardinia ha cominciato a raccogliere le firme a metà maggio. “Riteniamo – spiegano da Possibile – che i temi proposti incidano su settori in grado di dare una spinta fondamentale alla crescita culturale, sociale ed economica della nostra Isola. I numeri dicono che dalla sola coltivazione della cannabis ad uso terapeutico, fondamentale nella cura di alcune importanti patologie dalla sclerosi multipla al dolore cronico, potremmo avere un ritorno in Sardegna di circa 150 milioni l’anno e un indotto occupazione di 10.000 posti di lavoro in tre anni. In merito all’uso ludico della stessa, riteniamo il proibizionismo sia un modello finito e sia il caso di sposare i più moderni esempi europei dove ci sono meno tossicodipendenti, meno morti per overdose, meno detenuti per reati collegati agli stupefacenti”.
Quanti ai quesiti “infrastrutturali, riteniamo – si legge ancora nel comunicato dei civatiani – che la rapida attivazione dei punti franchi doganali previsti dallo Statuto e dalle norme ed il trasferimento dallo Stato alla Regione di competenze in materia di gestione della rete stradale sul modello delle province autonome di Trento e Bolzano siano due elementi di traino per una ripresa dell’economia regionale Nei prossimi giorni contatteremo il comitato promotore e ci metteremo a disposizione per la raccolta delle firme”.