Anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru è pronto a partecipare, “compatibilmente con i suoi impegni e in un clima di reciproca fiducia e di rispetto”, all’incontro con i pastori proposto dall’assessore regionale all’agricoltura Elisabetta Falchi. La data scelta è quella di sabato prossimo. “Una disponibilità – spiega in una nota il governatore – che non abbiamo difficoltà a confermare, anche per togliere ogni alibi a chi volesse usare strumentalmente una nostra inesistente chiusura come motivazione fittizia della protesta. La Sardegna non ha bisogno di liti, ma di soluzioni”. I pastori, che hanno fissato per martedì prossimo la data della manifestazione a Cagliari, attendevano un segnale da Pigliaru per “congelare” l’invasione del capoluogo.
“Dobbiamo ripeterci – questo l’esordio della nota firmata dal presidente – Manifestare è un diritto e non saremo noi a negarlo a nessuno. Altra cosa è accusare la Giunta di fare proposte ‘bugiarde e inaccettabili’. Rispediamo senza esitazione tale linguaggio al mittente e ci auguriamo non sia l’anticamera di comportamenti antidemocratici, questa volta sì inaccettabili. Abbiamo fatto la nostra parte e la stiamo facendo: la Giunta ha mostrato piena disponibilità al dialogo con tutte le componenti del mondo agro pastorale, incluso il Movimento pastori sardi”.
E si parla anche del possibile faccia a faccia. “Abbiamo chiarito – continua Pigliaru – la nostra consueta e doverosa disponibilità ad ascoltare tutti i portatori di interesse. In questo come in qualunque altro caso, trattandosi di confrontarsi su agricoltura e pastorizia, la fase di ascolto della Giunta è ovviamente affidata all’assessore competente, che ha proposto sabato 27 settembre come data per un incontro con l’Mps”.