Jihadisti all’Asinara, sindaco Porto Torres: “Provocazione mal riuscita”

Quella di Calderoli e Maroni è una provocazione mal riuscita, frutto di un ragionamento per nulla equilibrato, fatto da persone che non conoscono l’Asinara, patrimonio ambientale della Sardegna, dell’Italia e del Mediterraneo”. Il sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler, non risparmia critiche ai leghisti Roberto Calderoli e Roberto Maroni, dai quali è partita l’idea di riaprire il carcere di massima sicurezza all’interno dell’isola che ospita il Parco nazionale e di destinarlo ai terroristi islamici. “L’Asinara ha già dato, lo Stato ce l’ha espropriata per più di un secolo, trasformandola in colonia penale, in campo di prigionia durante la guerra e poi anche in supercarcere per i boss della mafia e della camorra”, dice oggi Wheeler per rispedire al mittente questa ipotesi.

“Abbiamo detto basta a tutto questo e vent’anni fa ci siamo ripresi la nostra isola, che oggi è un bellissimo parco nazionale – aggiunge il sindaco – ogni anno 90 mila persone visitano questa straordinaria terra, comprese le vecchie strutture carcerarie che perciò, nemmeno volendolo, potrebbero essere riconvertite a uso penitenziario”. Per Wheeler “l’Asinara ha un patrimonio faunistico e naturalistico unico, attività di turismo sostenibile e attivo, centri di ricerca, imprese che impiegano numerosi giovani che hanno scommesso sullo sviluppo turistico del parco”. Per questo, conclude il sindaco, “i parlamentari facciano piuttosto qualcosa di buono per l’Asinara, chiedendo al governo di cedere i vecchi e decadenti stabili ministeriali che potremmo riconvertire per iniziative di fruizione del nostro bellissimo parco nazionale”.

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