Funtanazza, Ignazio Locci di Forza Italia difende il progetto della famiglia Soru

“Il progetto di recupero e valorizzazione dell’ex colonia marina di Funtanazza proposto dalla società Riva di Scivu appartenente alla famiglia Soru, è un’occasione di sviluppo e di rilancio di un territorio, il Medio Campidano, che non gode di buona salute e come altri paga il prezzo della crisi economica. Arroccarsi su posizioni preconcette, facendo leva sulla presunta ipocrisia dell’ex governatore Renato Soru e sul suo doppio ruolo di imprenditore e politico (ideatore del tanto contestato Ppr) è un errore che non si deve compiere. Un errore che non possiamo permetterci di fare”, va controcorrente il consigliere regionale di Forza Italia, Ignazio Locci, che difende, a differenza di alcuni suoi compagni di partito, la riqualificazione dell’area, oggetto di polemiche politiche di questi giorni. “Spostando la discussione sul terreno dello scontro politico si rischia di far sfumare la realizzazione di un programma che rispetta le volumetrie esistenti, esiste da parecchi anni e rappresenta indubbiamente un’opportunità di crescita per tutto il territorio – aggiunge Locci -. Un investimento simile costituirebbe un’occasione non solo per il Medio Campidano, ma anche per tutto il territorio limitrofo. Non vorrei che il patron di Tiscali rinunciasse e quelle aree finissero disgraziatamente nelle mani della Conservatoria delle Coste. Allora sì che sfumerebbe ogni sogno di conversione”. Secondo Locci “puntare il dito sulla sua incoerenza, in questo particolare momento storico segnato da una crisi senza precedenti, è fuori tema. Ed è proprio sulla scorta delle innumerevoli discussioni sul turismo che sarebbe opportuno considerare il progetto di riconversione dell’ex colonia marina come un esempio da seguire. A titolo personale, credo che tutto il centrodestra debba sostenere l’idea della Riva di Scivu, insieme a una battaglia per la semplificazione e contro la burocrazia che frena lo sviluppo, per fare in modo che il rilancio turistico passi per la realizzazione di progetti concreti, meritevoli e rispettosi della disciplina in materia”.

Sulla polemica è intervenuto anche il consigliere regionale del Pd, Salvatore Demontis. “Non potendo accusare il nostro segretario di voler aumentare la cubatura, perché questo non accadrà, Cappellacci usa argomentazioni campate per aria che dimostrano solo una cosa: quanto in tema di ambiente tema il confronto fra le scelte disastrose della sua legislatura e quella del suo predecessore Renato Soru”, ha detto l’esponente Pd. “Non sappiamo davvero come definire le dichiarazioni di Cappellacci sulla vicenda di Funtanazza – aggiunge -. La motivazione del diniego originario da parte del Corpo Forestale sarebbe il ‘pericolo incendio’ – attacca – ma non lo sa un ex presidente della Regione che una struttura alberghiera è soggetta a certificato di prevenzione incendi rilasciato dal comandante provinciale dei Vigili del Fuoco e non dal Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale?”.

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