Consiglio, caos in maggioranza sulla vicepresidenza. Lite anche in Fi

Sulle vicepresidenze del Consiglio regionale scoppia una doppia lite: una divide la maggioranza di centrosinistra, l’altra vale una tempesta dentro Forza Italia.

Scoppia un altro casus belli nel centrosinistra: stavolta a dividere la maggioranza è la conferma di Eugenio Lai (Sel) alla vicepresidenza del Consiglio regionale, a scapito di Anna Maria Busia (Centro Democratico) che sembrava in pole per subentrare nell’incarico. La mancata elezione della consigliera ha mandato su tutte le furie il deputato-leader del partito, Roberto Capelli, che in una nota annuncia di prendersi “ventiquattro ore di tempo per decidere se sostenere ancora la giunta Pigliaru”. Tempesta pure in Forza Italia sull’altra vicepresidenza, in quota centrodestra: è stato eletto Ignazio Locci, sostenuto dal coordinatore regionale Ugo Cappellacci. Battuto, invece, Marco Tedde, sponsorizzato nel partito azzurro dal capogruppo Pietro Pittalis.

QUI LA CRONACA DELLA SEDUTA ODIERNA

Sulla mancata elezione della Busia Capelli scrive, riferendosi al Pd: “Hanno accettato il ricatto del Partito dei sardi che ha posto un veto ad personam sulla designazione di una donna”. Per decidere se restare o meno in maggioranza, il deputato fa sapere di aver “chiesto al segretario Nicola Selloni di convocare al più presto gli organi del partito per valutare nel merito come procedere”.

Capelli parla di “ultimo atto” e bolla la bocciatura della Busia a vicepresidente dell’Aula come “la punta di un iceberg, la goccia che fa traboccare il vaso”. Per il leader del Centro Democratico, “il veto del Partito dei Sardi è la risposta” al suo “post pubblicato su Facebook in merito al concorso per infermieri alla Asl di Oristano (guidata dalla commissaria Maria Giovanna Porcu, scelta a fine 2014 dal Partito dei Sardi). Capelli manda un messaggio anche a Eugenio Lai, il vicepresidente riconfermato: “Gli suggerisco di dimettersi e mi aspetto che lo faccia nelle prossime ore, se ha un po’ di dignità”.

Sul caso Locci-Tedde arriva invece una nota a firma di Pietro Pittalis. “Facciamo tanti auguri all’esponente azzurro del Sulcis eletto vice presidente del Consiglio – si legge -, ma ciò è avvenuto contro le indicazioni del gruppo che aveva scelto Tedde”. Per Pittalis, l’elezione di Ignazio Locci “è il frutto di accordi trasversali con parte del centrosinistra: le battaglie si possono e si devono fare alla luce del sole”. Locci però era appoggiato da Cappellacci. E Pittalis sottolinea: “Dispiace che questa candidatura sia stata sostenuta dal coordinatore regionale del partito che ha creato così una divisione dentro il gruppo”.

Sono ore frenetiche per la politica sarda che si rivela sempre più litigiosa. Una bufera che fa presagire un inverno di scontri, in uno scenario tornato fluido dopo lo scossone seguito alla vittoria del No al referendum del costituzionale del 4 dicembre.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share