Meridiana Pride a Roma, 250 lavoratori in corteo di fronte a Palazzo Chigi

In corteo di fronte a palazzo Chigi. Le “magliette rosse” di Meridiana hanno dato vita al Meridiana Pride oggi a Roma. Circa 250 lavoratori della compagnia aerea partiti dalle varie basi si sono ritrovati nella capitale dove hanno percorso le vie del centro. Il corteo non autorizzato ha sfilato da piazza Barberini fino a piazza della Colonna dove si è fermato per un sit-in bloccando il traffico per poi spostarsi di fronte a palazzo Chigi . Il sindacato Usb con in testa il suo leader Francesco Staccioli ha inviato una lettera ai gruppi parlamentari per sollecitare l’attenzione delle istituzioni sulla vertenza Meridiana che ha di recente aperto la procedura di mobilità per 955 lavoratori. In corteo anche alcuni ex lavoratori di Alitalia che hanno voluto dimostrare la loro solidarietà ai colleghi della compagnia aerea sarda.

43 giorni per trovare un accordo

La vertenza Meridiana è in una fase cruciale. Mancano infatti poco più di 40 giorni alla scadenza della procedura di mobilità avviata dall’azienda il 9 aprile scorso. La categoria più a rischio è quella degli assistenti di volo. La compagnia aerea che non riesce a contenere le perdite economiche ha sempre evidenziato un elevato numero di esuberi fra hostess e steward. Molti di loro(circa 500) hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato rivolgendosi al tribunale del Lavoro. Ma, secondo i dati della compagnia aerea, la concorrenza delle low cost e un operativo legato alla stagione estiva trasformano i lavoratori in una zavorra. “In queste condizioni e in assenza di una alleanza strategica Meridiana è destinata a chiudere”ribadisce il management. L’alternativa ai 955 esuberi delle diverse categorie offerta da Meridiana prevede il ricorso al part-time, una revisione del contratto di lavoro legato alla produttività e la possibilità di trovare una collocazione in Qatar Airways,la compagnia che dovrebbe acquisire una parte di Meridiana una volta definito l’accordo. Ma l’accordo con Qatar Airways sarebbe legato proprio alla riduzione del costo del lavoro e dei lavoratori in esubero. Situazione in bilico anche per Meridiana Maintenance dove i lavoratori, rientrati in servizio dopo circa 20 giorni di presidio, non accettano la soluzione dell’azienda per evitare i 75 licenziamenti, ovvero la riduzione dell’orario di lavoro in part time verticale che gli consentirebbe di avere lo stipendio solo per 8 mesi all’anno. Sembra invece più facile la strada dell’accordo con la categoria dei piloti. Per loro non sarebbe previsto nessun esubero ma ci sono divergenze sulla revisione del contratto fra le varie sigle sindacali.

L’appello al Governo

Nel pomeriggio il leader dell’Usb Francesco Staccioli ha consegnato nelle mani del sottosegretario alla presidenza del Consiglio l’appello dei lavoratori Meridiana già anticipato al ministro dei Trasporti Graziano Delrio nel recente incontro avvenuto con una delegazione di sindacalisti a a Olbia. Agli esponenti del Governo i lavoratori Meridiana chiedono un intervento che costringa l’azienda a superare il dualismo aziendale Meridiana-Airitaly per arrivare ad un’unica lista di anzianità. Per i sindacati la strategia adottata dal management prevede un progressivo svuotamento di attività della compagnia madre per trasferire il personale in Airitaly a costi nettamente più vantaggiosi.

Costanza Bonacossa

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