Disabilità, caos per la sperimentazione sui piani personalizzati: timori nel Sulcis

Già dallo scorso anno l’assessorato regionale alla Sanità ha deciso di mettere mano al delicato mondo delle persone con disabilità. La motivazione ufficiale, come risulta dalla delibera della giunta n.63/16, è “l’implementazione del nuovo sistema di valutazione della non autosufficienza, inizialmente con il programma di sostegno alle persone con disabilità grave (legge n.162/98) attraverso l’utilizzo delle nuove schede di valutazione multidimensionale”. Queste dovranno scaturire da una sperimentazione che coinvolgerà un campione di piani personalizzati riferiti a 275 adulti e 131 minori, distribuiti sull’intero territorio regionale e finanziati nell’annualità 2013/2014. Il nuovo sistema di valutazione elaborato sarà poi utilizzato per il finanziamento dei piani personalizzati del 2016. La sperimentazione sarebbe dovuta terminare entro marzo ma finora non se ne conoscono ancora i risultati.

In attesa che arrivino le nuove schede di valutazione la Regione ha però autorizzato la “proroga degli interventi attivati, assicurando continuità ai piani personalizzati in corso, sino al 30 giugno 2016 secondo gli importi riconosciuti nel 2015, ma aggiornati in base al nuovo ISEE 2016”. Con la proroga degli interventi in corso la Regione non ha però, contestualmente, autorizzato i Comuni ad accettare nuove domande di finanziamento di piani personalizzati in base alla legge 162, con il risultato che molti nuovi utenti, ovviamente in stato di necessità, stanno bussando alle porte dei servizi sociali dei Comuni senza ottenere risposte. L’altra novità negativa che sta impensierendo notevolmente gli utenti della 162 è il conguaglio che i Comuni dovranno applicare “qualora dall’applicazione del nuovo ISEE 2016 derivi una eventuale riduzione del contributo spettante”. Non solo. La Regione, con nota del 6 aprile, precisa che “qualora il contributo liquidato nei primi mesi dell’anno sia superiore a quanto spettante per tutto il semestre di proroga (gennaio-giugno) il finanziamento del piano dovrà essere immediatamente sospeso per poi effettuare il conguaglio mese per mese. In caso poi di mancata presentazione dell’Isee entro i termini stabiliti, il finanziamento del piano sarà ridotto fino all’80%.

Nella foto Alessandra Contu e Valentina Pistis
Nella foto Alessandra Contu e Valentina Pistis

Ieri mattina a Iglesias alcune decine di utenti della 162 si sono incontrati in una conferenza stampa convocata dalla capogruppo in consiglio comunale di Cas@Iglesias, Valentina Pistis, alla quale ha partecipato anche Alessandra Contu, referente per la Sardegna dell’associazione ASAMSI, e il presidente della commissione ai servizi sociali del Comune Alberto Cacciarru. Nella riunione sono emerse tutti i problemi e le difficoltà legati alla gestione e all’utilizzo dei finanziamenti dei piani personalizzati di assistenza. In particolare gli utenti lamentano ritardi nell’erogazione delle somme spettanti , la scarsa attenzione che gli impiegati degli uffici concedono e la scarsità di informazioni.

I timori degli utenti, le risposte della giunta. È poi emersa la preoccupazione per i possibili tagli all’assistenza dei loro cari, sia domiciliare che educativa, che potrebbero derivare dalle nuove norme in fase di attuazione. Una mamma ha esternato i suoi timori per i due figli autistici che con le sole risorse familiari non potrebbero essere seguiti adeguatamente nelle terapie riabilitative e socializzanti. Un nuovo utente ha denunciato l’impossibilità di inoltrare la domanda di finanziamento per la moglie gravemente ammalata. Alessandra Contu auspica corsie preferenziali presso gli uffici per i disabili in stato di gravità e un numero verde dedicato per avere informazioni precise. Fortemente critico Alberto Cacciarru che parla di “palese inefficienza del servizio nonostante la disponibilità di impiegati”. L’assessore alle Politiche sociali, Alessandra Ferrara, difende invece l’operato degli uffici che “con il personale a disposizione stanno gestendo circa 900 casi della sola legge 162, oltre alle altre leggi di settore”. E aggiunge: “Contemporaneamente stiamo portando avanti il processo di informatizzazione dei servizi che, una volta a regime, permetterà ai Servizi Sociali di essere più efficienti e vicini ai bisogni degli utenti”. Quanto ai ritardi, riferisce Ferrara, la Regione ha accreditato le somme del primo trimestre solo qualche giorno fa. Ciò nonostante il Comune ha anticipato il pagamento delle spettanze agli utenti solo con leggeri ritardi. Entro la fine del mese in corso, ha rassicurato, sarà pagato il mese di marzo, secondo quanto previsto dalla norma. L’assessore Ferrara conclude “rimandando le responsabilità di molti disservizi alla stessa Regione responsabile dei “diktat” ai danni degli utenti alla quale vanno mossi i suggerimenti per le modalità future”.

Carlo Martinelli

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