Nel 2013 ha vinto il torneo di Wimbledon nella categoria junior, dopo aver contribuito alla prima vittoria dell’Italia in Coppa Davis ragazzi. Considerato un grande talento internazionale, ha vinto in carriera due titoli dell’Atp Challenger Tour e nel 2018 è arrivato 140esimo nel ranking Atp, ma oggi a 25 anni Gianluigi Quinzi dice addio al tennis per il troppo stress.
“Entrare in campo era diventato un dovere, una sofferenza. Non c’erano più passione e divertimento – dice in un’intervista alla Nuova Sardegna – Nel momento in cui mi sono reso conto di non riuscire a entrare nei primi 100 ho detto a me stesso che dovevo riflettere e capire che cosa fare. Avevo troppe aspettative, non riuscivo a gestire l’ansia, non riuscivo a resettare e a ricominciare con entusiasmo – aggiunge -. Quando vinci tanto da giovane, perdere diventa una tragedia. E per me è stato così. Mi è mancata la sicurezza a lungo termine e dopo 20 anni di sacrifici non ero più convinto dei miei obiettivi”.
La decisione è stata presa nel novembre 2020, in piena seconda ondata Covid, ma l’ufficialità è arrivata solo ora sui campi del Tc Terranova di Olbia. Ora Quinzi sta studiando Scienze motorie per diventare – per sua stessa ammissione – proprio un manager dello sport. “Nel frattempo, perché devo anche mantenermi, faccio il coach. Da due mesi e mezzo sto seguendo Federico Vita”.