“Il rigore non esiste perché Asamoah ha il piede piantato a terra e Viola va a cercare il contatto trascinando vistosamente la gamba”. Lo dice il direttore sportivo del Cagliari, Stefano Capozucca, interpellato dall’Ansa il giorno dopo la gara col Benevento e dalle successive polemiche legate al rigore dato e poi non concesso in seguito a ricorso al Var. I rossoblù si sono imposti per 3-1 nello scontro diretto, ma dopo il fischio finale sono esplose le polemiche. A far scoccare la scintilla è stato il presidente giallorosso Oreste Vigorito, seguito a ruota dal sindaco di Benevento Clemente Mastella. Poi è stata la moglie dell’ex ministro, Sandra Lonardo, a rincarare la dose annunciando un’interrogazione parlamentare per contestare le ultime designazioni arbitrali. Il Cagliari ha preferito godersi la meritata vittoria e lasciar passare la notte prima di commentare.
“Mi dispiace che non si sottolinei abbastanza che il Cagliari sul campo ha conquistato 13 punti su 15 nelle ultime 5 partite – ha spiegato Capozucca -, e che a Benevento ha fatto una partita intelligente e non ha rubato nulla“. Il direttore sportivo rossoblù va indietro nel tempo, fino alla precedente sfida della Sardegna Arena. “All’andata al Cagliari fu annullato un gol pare per un lievissimo contatto di Pavoletti su Montipò. Abbattista la vide purtroppo così e abbiamo perso 1-2. Gli episodi possono girare in una stagione, ma lo voglio ribadire, il presunto rigore di ieri era inesistente – conclude -. Bravo Doveri a tornare su una decisione che, a occhio nudo ci poteva stare, ma che rivista dal Var era chiaramente viziata da un tentativo di trovare un contatto in area di rigore”.