La battaglia contro lo sbarramento Isee alle graduatorie per alloggio e borse di studio universitari passa dalle assemblee e le piazze all’Aula del Consiglio regionale. Illustrata una mozione presentata dal Pd per alleviare i disagi degli studenti esclusi dai nuovi parametri degli indicatori della situazione economica.
“Circa 1500 giovani – hanno spiegato gli studenti in una conferenza stampa – sono stati tagliati fuori tra Cagliari e Sassari. Si sono iscritti, ok, ma ora non si sa se potranno andare avanti con le spese per casa e studi: la prova della verità sarà il pagamento delle tasse universitarie. “Il rischio di abbandono – ha sottolineato Luca Santus di Unica 2.0 – è forte. E bisogna fare qualcosa per non correrlo”. “Tutto è cambiato – ha spiegato Riccardo Murgia, uno degli studenti portavoce della protesta – mi sembra poco plausibile che le persone si siano arricchite da un anno all’altro. La risposta, ovviamente, è no”. Fra i calcoli per la determinazione dei parametri c’è anche la proprietà di case “che spesso – ha sottolineato Murgia – nei piccoli paesi non sono certo indice di ricchezza. Soprattutto quando magari riguardano un’abitazione ricevuta in eredità da un nonno. Che non ha mercato (non si può vendere) e su cui si devono pagare le tasse. Immobili spesso sfitti e lo stesso problema vale per i terreni agricoli”. La politica cerca di andare incontro a queste esigenze. I parametri nuovi sono ministeriali. La mozione Pd impegna presidente dell’esecutivo e giunta a intervenire sui punti chiave che chiudono la porta agli studenti. Obiettivo: innalzare le soglie dei parametri o almeno istituire contributi in denaro, basati su criteri meritocratici, per valorizzare e incentivare le eccellenze degli atenei sardi. Appuntamento presto in Aula. Nel frattempo però c’è in calendario il 5 febbraio una seduta comune del Senato accademico aperta all’intervento delle istituzioni. “Già a novembre 2015 – ha spiegato il consigliere regionale Lorenzo Cozzolino, Pd – avevamo presentato un’interpellanza su questo importante tema”. Piero Comandini, Pd, ha sottolineato l’importanza dell’impegno dei ragazzi in difesa del diritto allo studio: “In fase di bilancio dobbiamo dare priorità a questo argomento”. Necessario un tavolo di consultazione permanente, ha aggiunto Roberto Deriu, Pd: “Le nostre università stanno attraversando una crisi terribile, noi dobbiamo riuscire a predisporre condizioni che agevolino l’accesso agli atenei”.
