Scatta il decreto anti-corruzione: amministratori di Sindacopoli sospesi

Scatta la legge Severino per gli amministratori locali finiti in carcere o agli arresti domiciliari per i presunti appalti sospetti.

Sono tutti sospesi gli amministratori locali arrestati o finiti ai domiciliari con Sindacopoli. Stanno arrivando le lettere dei prefetti che hanno applicato la legge Severino.

Dall’incarico sono stati sospesi intanto cinque primi cittadini: Rinaldo Arangino (Belvì), Pierpaolo Sau (Tonara), Federico Palmas (San Giovanni Suergiu ), Salvatore Casula (Ortueri) e Leonardo Usai (Villasalto). Stesso provvedimento è stato applicato ai vicensindaci Pietro Crobu (Ortueri, è anche assessore ai Lavori pubblici) e Francesco Cotza (Villasalto).

Nel dettaglio: Arangino, Crobu, Palmas, Sau e Cotza sono in carcere, mentre Casula e Usai sono ai domiciliari.

La legge Severino, ovvero il decreto legisaltivo 235 del 31 dicembre 2012, prevede al comma 1/a: ” Sono sospesi di diritto dalle cariche indicate al comma 1 dell’articolo 10 (cioè sindaci, assessori e consiglieri), coloro per i quali l’autorità giudiziaria ha disposta l’applicazione di una delle misure coercitive previsti agli articoli 284 e 285 del Codice di procedura penale” Rispettivamente gli arresti domiciliari e la custodia cautelare in carcere. Tutti gli amministratori, ovviamente, potranno fare ricorso entro io 60 giorni previsti dalla legge.

A Belvì e Tonara, in ogni caso si torna al voto con le amministrative del prossimo 31 maggio. Quindi Giunta e Consiglio sono a un passo dalla fine della legislatura (qui la mappa delle elezioni 2015).

Sulle sospensioni scattate con la legge Severino, una lettera è già arrivata ad assessori e consiglieri comunali di San Giovanni Suergiu, a firma del prefetto Alessio Giuffrida. E proprio nel Comune sulcitano, una missiva l’ha mandata pure il sindaco arrestato, Federico Palmas, il quale annuncia le dimissioni “dall’incarico in Comune, servito con onestà, senso del dovere e nell’esclusivo interesse generale”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: LE INTERCETTAZIONI. 1/ Il sindaco Arangino al boss di Sindacopoli: “Siamo coglioni”

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