LE INTERCETTAZIONI. 1/ Il sindaco Arangino al boss di Sindacopoli: “Siamo coglioni”

Al telefono anche il consigliere regionale di Forza Italia, Antonello Peru. Il presunto “sodalizio criminale” mostra invidia per Antonello Cabras.

Sono le telefonate tra il “boss” di Sindacopoli, Salvatore Paolo Pinna, e i politici, chiacchierate intercettate e finite agli atti per ricostruire i legami nel “sodalizio criminaale”, cioè quel presunto scambi di incarichi e favori con una triplice accusa: turbativa d’asta, associazione per delinquere e corruzione. Pinna, ingegnere desulese di 62 anni, è in carcere da martedì. È fondatore-amministratore della Essepi Engineergin srl, una delle “due corazzate societarie” che, secondo gli inquirenti, offriva ai “Comuni compiacenti i pacchetti copia e incolla”, cioè progetti in serie che venivano presentati uguali in tutte le amministrazioni “amiche”. L’altra srl si chiama Edilogica e fa capo a Francesco Chessa, irgolese di 56 anni, considerato dagli inquirenti il secondo dominus.

Il 19 novembre 2014, Pinna parla con il consigliere regionale di Forza Italia, Antonello Peru, allora compagno dell’architetto Alessandra Piras, una degli oltre 60 indagati. “Inizialmente – si legge nell’ordinanza – i due diiscutono di reati commessi da terze persone e della difficoltà a nascondere grandi somme di denaro illecito”. Poi l’argomento si posta su un incarico professionale pronto per la donna dell’esponente azzurro.

Pinna: Con quei soldi, cazzo. Antone’, minchia.

Peru: Minchia, cazzo.

Pinna: Dev’essere veramente bravo a nasconderli, eh.

Peru: A lasciarli… Tu domani te ne parti?

Pinna: Domani me ne vado a lavorare nel Sulcis, così do, faccio regolarizzare quell’incarico a tua…

Peru: Ad Alessandra?

Pinna: Ad Alessandra. La faccio chiamare, così va lì, si prende il progetto; poi una parte di disegni glieli do. Già io ce li avevo fatti, se li mette a posto.

Mesi prima, precisamente il 16 aprile 2014, Peru e la sua allora compagna, finiscono al centro di una conversazione tra Pinna e Rinaldo Arangino, il sindaco di Belvì arrivato ad avere quattro incarichi. I due, inoltre, “mostrano di pensare in grande e di avere intenzione di migliorare le prestazioni criminali. Infatti si rimproverano di non essere stati in grado di organizzare una squadra di professionisti, così come, a loro dire, ha fatto in passato da Antonello Cabras (l’ex senatore e governatore, nonché attuale presidente della Fondazione Banco di Sardegna)”, si legge nell’ordinanza.

Pinna: Adesso io mi faccio un salto da Peru, che voglio vedere, che mi deve dire una cosa di Sorso, e poi tu a vo…

Arangino: Ma nau custu magnu… Un attera olta custa cosa, appo nau (mi ha detto questa mattina. Un’altra volta per quella cosa, gli ho detto). Sta facendo quello di Ortueri, Antone’. Appo nau che li abbiamo spostati da Belvì a Ortueri, gli abbiamo dovuto dare quello di Ortueri, all’amministratore, quello di Ortueri. A lei l’abbiamo messa Ortueri.

Pinna: Eh, eh.

Arangino: (Ride).

Pinna: Eh, adesso basta.

Arangino: Eh, eh, ahahah, ma nau (mi ha detto).

Pinna: Eh, eh. E adesso basta. Perché fino ad ora io non ho ancora preso incarichi, Lui… lui ne ha preso abbastanza.

Arangino: No, infatti, ma nau gai (mi ha detto così). Ahahah.

Pinna: Boh, adesso lui ha preso questo, ha preso quello di Aritzo, ne ha preso un’altro che gli ho fatto dare io da un’altra parte, adesso basta. Voglio vedere cosa c’è per me.

Arangino: No, però, quello.

Pinna: Poi su quel…

Arangino: Quello che stanno sbagliando, allora noi non siamo stati in grado di fare la squadra, come ha fatto Antonello Cabras.

Pinna: Eh, visto.

Arangino: Antonello Cabras ci ha la squadra di ingegneri, professionisti, quando entrano in amministrazione.,

Pinna: Tottu nde leana (prendono tutto).

Arangino: Tottu (tutto). Quello che non siamo riusciti a fare noi, che siamo una massa di coglioni da questo punto di vista.

Pinna: Aooh, che vergogna. Che vergogna. Voglio vedere perché Angelo mi diceva che ancora oggi non sanno cosa spetta all’opposizione, ma ti risulta a te?

Il 14 luglio 2014, il fondatore-amministratore della Essepi Engineergin parla al telefono con Federico Palmas, il 41enne sindaco di San Giovanni Suergiu finito ugualmente in manette, perché considerato un affiliato della presunta associazione per delinquere. I due provano a concordare “una strategia per garantirsi la gestione dei finanziamenti relativi all’appalto per l’ammodernamento della strada provinciale 77, la cui esecuzione è stata delegata dalla Regione al Comune di San Giovanni Suergiu”, si legge nell’ordinanza del gip. Ma Il sindaco e l’ingegnere desulese discutono pure di Santa Caterina, “una vecchia centrale elettrica dismessa, ma di elevato valore potenziale perché edificata in riva al mare”. Nella telefonata si fa anche riferimento al Piano Sulcis, altro investimento per il quale il sodalizio cerca in qualche modo entrature.

Palmas: Tore Cherchi (allora presidente della Provincia) ci ha convocato domani.

Pinna: Ah?

Palmas: Ci ha convocato domani un gruppo di Comuni, d’urgenza, per la viabilità.

Pinna: Ah.

Palmas: Non gli sono piaciute quelle manovre sulle strade.

Pinna: A lui non gli sono piaciute le manovre delle strade e gli sta… sembrerebbe eh, adesso scoppia un casino, perché sembrerebbe che a livello di Ministero gli hanno detto che col Piano Sulcis deve analizzare tutte le progettazioni disponibili, capito?

Palmas: Deve entrare lì, loro daranno, faranno camminare solo gli esecutivi, vedrai.

Pinna: Esatto, però lì…

Palmas: Anche perché mi devi motivare (si accavallano le voci e il contenuto delle frasi si perde).

Pinna: Ecco perché. Ma ci hai parlato tu con quel cazzo di Erriu, l’altro giorno?

Palmas: Sì.

Pinna: E cosa ti ha detto?

Palmas: Che ci dobbiamo vedere con calma e mi ha… l’ho sentito anche stamattina, dice che ci mi fa chiamare dalla segretaria per darmi un appuntamento.

Pinna: Perché tu sei, perché tu c’hai quel problema di Portoscuso.

Palmas: In che senso?

Pinna: Lì sei vincolato perché Portoscuso è capofila.

Palmas: Sì, sì, di quello devo parlare.

Pinna: Cazzo, se ti accredita quello, noi sblocchiamo Santa Caterina, eh.

Palmas: E certo.

Pinna: E sblocchiamo anche il mercato.

Palmas: Sì.

Pinna: Facciamo mercato, parcheggio e il costo del pe… l’attracco col coso del pesce.

Palmas: Vabbè, quello è dove… andiamo sempre Sul Piano Sulcis, però, lì bisogna…

Pinna: A parte che lì tu quei 700mila ce li hai già.

Palmas: Per il porto.

Pinna: Per il porto, per la banchina.

Palmas: Per la banchina, però, dovrei cercare di buttare dentro questi altri.

Pinna: Noi dobbiamo buttarli tutti e due, Santa Caterina e il… e poi collegarlo qui al al parcheggio con il mercato ittico.

Palmas: Io adesso volevo… se noi… appena abbiamo la progettazione lì volevo entrare, nel Piano Sulcis, e dirgli che ce l’ho in esecutivo, anche cercare un po’ di forza la mano.,

Pinna: Già lo forziamo.

Palmas: Ah?

Pinna: Lo forziamo.

Palmas: Eh, battendo su Pigliaru, saltando lui rischiamo di…

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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