Sanità, non piace l’unione degli ospedali, Alghero e Ozieri per una controriforma

Le rete ospedaliera approvata nella scorsa legislatura aveva accorpato i presìdi di Alghero e Ozieri per mettere insieme le specialità e verificare se la mole di utenti avrebbe potuto garantire lo status di ospedale di primo livello. L’esperienza, però, non ha dato i risultati sperati, almeno stando alle proteste degli amministratori e degli operatori sanitari che lo hanno ribadito alla commissione Sanità del Consiglio regionale, in visita nelle due strutture. “Il presidio unico ha fallito. Serve una controriforma”.

Accompagnati dai vertici della sanità locale, dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, dai sindaci, Marco Murgia e Mario Conoci e da diversi assessori comunali, il presidente del parlamentino, Domenico Gallus, e i commissari hanno ascoltato a lungo prima di esprimere il parere: “Rimpolpare il corpo medico è una priorità, ma anzitutto vogliamo scrivere nel più breve tempo possibile una legge che semplifichi il quadro e accolga le istanze degli amministratori, di chi lavora negli ospedali e dei pazienti”, dice Gallus.

“Con l’ospedale unico un’emergenza chirurgica viaggia per Alghero quando in mezzo c’è Sassari”, afferma il sindaco Murgia e sulla stessa linea anche il collega di Alghero, Conoci: “Possiamo dire che si è registrata l’assoluta impossibilità di gestirlo con efficacia ed efficienza e per Alghero l’obiettivo resta un nuovo ospedale, ma nel frattempo occorre fare in modo di assicurare un servizio migliore al territorio”.

A fare la proposta più operativa è il consigliere regionale, Antonello Peru. “Ozieri e Alghero vanno annesse all’Aou, trasformandole in presidi autonomi territoriali di prevenzione e riabilitazione complementari all’hub di Sassari, legittimando così anche la crescita delle scuole di specializzazione nell’azienda ospedaliero-universitaria”, è la sua idea. “A Sassari serve un ospedale nuovo, di sana pianta da 700 posti letto, e i soldi ci sono – afferma – e ad Alghero l’ospedale nuovo si può far fare a un privato in cambio della possibilità di trasformare l’ospedale marino in un albergo”.

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