“Un anno fa, in questa stessa sala, è nata la collaborazione con la Lega, una collaborazione di prospettiva che ci ha consentito di vincere le Regionali. Un percorso che subito aveva portato il Psd’Az alla rappresentanza in Senato”. Ha esordito così Christian Solinas nella sala conferenze dell’hotel Regina Margherita a Cagliari, dove si è tenuta la conferenza stampa del neopresidente insieme al ministro Matteo Salvini. Al tavolo, con alle spalle il simbolo della Lega (l’unico a campeggiare nella sala allestita per le grandi occasioni), anche il commissario delle Camicie verdi nell’Isola, Eugenio Zoffili, il vice e neoconsigliere Dario Giagoni. Presente pure Lina Lunesu che a Palazzo Madama prenderà il posto di Solinas.
Il nuovo governatore, riferendosi a Salvini, ha parlato di “accordo storico con una persona che ha mantenuto il patto siglato. Ringrazio tutti i candidati, squadra coesa per la discontinuità. Ora – ha Solinas – è finito il tempo delle parole. Attendiamo che gli uffici elettorali certifichino i dati. Aspettiamo il momento del fare, non c’è tempo da perdere. Cancelleremo subito la Asl unica, ci occuperemo di temi importanti come il prezzo del latte. Vogliamo un modello di sviluppo che abbia il turismo come volàno, per generare ricchezza e nuova occupazione”.
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Come aveva già fatto nel primo discorso da presidente al T-Hotel, Solinas si è soffermato sulla sua idea di Sardegna. “Dobbiamo costruire una Sardegna – ha detto – che rimetta al centro le persone. Dobbiamo poter abitare felicemente l’Isola, non lasciarla. E a tutti vanno date le stesse occasioni di crescita, la disabilità non può essere un ostacolo”, ha continuato citando il caso di Paolo Palumbo, il giovane malato di Sla.
Da Salvini subito un appello ai neoletti in Consiglio. “L’imperativo assoluto è non perdere tempo – ha rilanciato il ministro e vicepremier. Appena saranno certificati i risultati delle elezioni, dopo un quarto d’ora ci deve essere la Giunta, senza nessun litigio o bega. Questo voto – ha proseguito il capo politico della Lega – è stato più emozionante che da altre parti, perché la Sardegna ha il suo popolo, la sua identità, il suo orgoglio e la bandiera”. Quindi un passaggio sull’alleanza col Psd’Az: “A quest’Isola meravigliosa ci siamo avvicinati in punta di piedi per riuscire a cambiare la storia della Regione e mandare a casa la sinistra. Ci siamo riusciti, siamo il primo partito della coalizione, raddoppiando il voto dello scorso anno con il Psd’Az”.
Ancora Salvini: “Ora è il momento del senso di responsabilità e del lavoro, i nostri consiglieri sono tutti nuovi, se qualcuno andrà a fare l’assessore ci saranno altri che subentreranno e tutte le zone saranno adeguatamente rappresentate. Voglio tornare qui più avanti contando su una Regione che ha cominciato a risolvere uno per uno i problemi: dobbiamo pagare il giusto per traghetti e aerei, sarà nostra prima missione, insieme alla sanità, che ha reparti maternità e oncologia chiusi”. In tema di energia, Salvini ha chiarito: “Vogliamo portare il metano e servono più strade, ferrovie, occupazione, infrastrutture”.
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Quanto alla vertenza dei pastori, il ministro ha promesso: “Se ci sarà bisogno, convocherò un tavolo. Sono disponibile a venire io o ad aprire il Viminale. Intanto li ringrazio per avere reso possibile il voto senza intoppi. E ricordo che quelli mascherati non sono pastori ma delinquenti”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti sul caso di Giovanni Satta, neo eletto nel Consiglio regionale della Sardegna con il Psd’Az, sotto processo per traffico di droga, il leader della Lega ha sottolineato che “i cittadini hanno votato e il popolo è sovrano, io non faccio il giudice”. Satta, che era finito in carcere nel 2016, già consigliere nella scorsa legislatura, alla vigilia del voto era stato indicato dalla commissione Antimafia nella lista degli “impresentabili” stilata proprio in vista delle regionali del 24 febbraio.
Per Salvini l’avversario principale di Solinas in questa tornata, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda dovrebbe optare per il seggio in Consiglio regionale: “Si è candidato per la Regione, serietà vorrebbe che Zedda andasse in Consiglio. Io non devo dare lezioni a nessuno, ma dovrebbe dimettersi da sindaco e andare alla Regione. Se ci teneva è giusto che vada lì”, ha detto all’Ansa. Cagliari prossimo obiettivo del centrodestra? “Vedremo – ha risposto il leader della Lega – tanti cittadini mi hanno detto che qui ci sono molti problemi, cercheremo di aiutarli”.
A fine conferenza stampa Salvini ha annunciato che “la legge sulla legittima difesa verrà calendarizzata alla Camera martedì prossimo con l’obiettivo di approvarla entro marzo. Quindi la replica all’Anm, contraria alla norma. “Le dichiarazioni dell’Associazione nazionale magistrati – ha osservato Salvini – sono di una gravità assoluta, non spetta a un magistrato dire quale legge bisogna fare e non fare. Si mettano l’anima in pace, sia in redazione al Corriere della Sera che i magistrati di sinistra. La legittima difesa sarà legge entro marzo”.
Mar. Pi.