Regole per assumere i Dg in Regione: consiglieri in aula, si lavora di notte

Prima seduta in notturna per i consiglieri regionali della Sardegna che a quest’ora – sono le 23.03 – stanno ancora discutendo la proposta di legge con la quale la maggioranza di centrodestra vuole modificare le regole per l’assunzione dei dirigenti esterni. Il Psd’Az, il partito del presidente Christian Solinas, e gli alleati vogliono che i lavori proseguano a oltranza, sino a quando non si conclude il dibattito su tutti i trecento emendamenti presentati al testo normativo. In Consiglio ci sono 47 onorevoli su sessanta. Lo scontro politico è durissimo. Punto su punto. La seduta è cominciata stamattina alle 10,30.

La coalizione di governo già a fine novembre aveva provato a far passare la nuova norma, all’interno dell’assestamento di bilancio. Ma poi era stata ritirata perché considerata “intrusa”, ovvero estranea alla materia finanziaria in disccusione in quella seduta. Da allora, però, il problema non è cambiato: il centrodestra ha la necessità di modificare la legge attuale perché, rispetto al pacchetto di ventitré dirigenti nominati lo scorso giugno, la posizione di due di loro è dubbia. Sono entrambi ‘esterni’: si tratta di Silvia Curto, l’avvocata scelta come Dg della presidenza, e Antonio Pasquale Belloi, l’ingegnere-vigile del fuoco alla guida della Protezione civile. Contro entrambi il sindacato dei dirigenti ha presentato un doppio ricorso al Tar (qui il provvedimento Curto, qui l’opposizione contro la nomina di Belloi).

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Con la proposta di legge all’esame dell’Aula – il primo firmatario è il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula -, si vuole introdurre un nuovo requisito. La norma attualmente in vigore prevede che la carica di Dg possa essere ricoperta solo da quanti hanno svolto funzioni da dirigente per almeno cinque anni in amministrazioni pubbliche o società private; la novità – se passasse – diventerebbe l’introduzione di un criterio per cui “la particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica” sarebbe desumibile “dalla formazione universitaria e post universitaria” nonché “da pubblicazioni scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate per almeno un quinquennio”.

Mula, a nome del centrodestra, sostiene che “il nuovo testo normativo è solo un’interpretazione autentica dell’attuale legge’; di segno opposto le posizioni del centrosinistra e dei Cinque Stelle, i quali sostengono che “la proposta Mula è stata pensata solo per sanare le posizioni dei Dg senza requisiti“. (al. car.)

 

 

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