Regionali, c’è il 2° candidato ufficiale: dopo Puddu confermato Andrea Murgia

Andrea Murgia è il candidato di Autodeterminatzione alla carica di governatore alle Regionali 2019. L’investitura dell’economista di Seulo, classe ’71, è stata confermata in serata dal Coordinamento del cartello elettorale indipendentista riunito oggi a Bauladu. Ieri Sardinia Post aveva anticipato la notizia su cui, come annunciato, è arrivata la conferma.

Murgia, a lungo dirigente del Pd e prima dei Ds, è il secondo candidato ufficiale delle prossime elezioni sarde. Andrà a rappresentare le sette sigle che formano Autodeterminatzione, il polo indipendentista nato nell’autunno del 2017 e di cui fanno parte RossoMori, Irs, Sardigna Natzione, Liberu, Sardegna Possibile, Gentes e Radicales Sardos. Sulla pagina Facebook l’ufficializzazione sull’accordo trovato. “Autodeterminatzione – si legge in un post pubblicato intorno alle 22 – ha il piacere di comunicare che ha scelto come proprio candidato presidente alle elezioni sarde Andrea Murgia. La decisione del Coordinamento nazionale è stata unanime e entusiasta. La strada è giusta, percorriamola insieme”.

Murgia è il secondo nome in corsa dopo quello di Mario Puddu, aspirante governatore M5s che ha vinto le Regionarie del movimento lo scorso agosto. Ma nell’Isola saranno almeno quattro gli sfidanti, quando le urne si apriranno tra il 20 gennaio e il 24 febbraio. Oltre Murgia e Puddu parteciperanno alla competizione elettorale sia il centrodestra che il centrosinistra. Quanto al primo schieramento, la scelta spetterà a Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni che hanno inserito la Sardegna nel quadro nazionale delle caselle da spartire: se sarà la Lega a fare il nome del candidato governatore, la scelta ricadrà su Angelo Binaghi o Christian Solinas. In quota Forza Italia è in pole Stefano Tunis, mentre i Fratelli d’Italia hanno indicato Paolo Truzzu.

Ancora tutto da comporre il mosaico del centrosinistra, perché la maggioranza attualmente al governo della Regione appare sempre di più una coalizione non ripetibile. Tanto che 130 sindaci hanno lanciato oggi un manifesto politico per superare definitivamente il tradizionale schema dell’ex Ulivo. È stato proposto un raggruppamento civico: i primi cittadini firmatari hanno quindi chiesto al sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, di candidarsi.

Domani si dovrebbe sapere qualcosa di più sulle 130 firme che segnano una novità assoluta nel panorama della politica nazionale, visto che in tempo di divisioni e di guerre interne sta nascendo un movimento di sindaci con l’obiettivo di costruire un ampio cartello elettorale, unitario sotto il profilo dei valori, ma deciso ad andare oltre il classico perimetro del centrosinistra.

A differenza delle precedenti tornate elettorali, la maratona verso il voto del 2019 sembra segnata dalla velocità con cui i partiti stanno decidendo i rispettivi leader. E quella che si prospetta è una lunghissima campagna elettorale con lo scacchiere definitivamente composto già a novembre, quindi con almeno due o tre mesi di anticipo rispetto all’apertura delle urne.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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