“Sardegna Libera, libera di crescere, di svilupparsi, di collegarsi con il mondo, di far crescere i propri giovani, di scommettere sulla propria identità di Nazione. Libera dai soprusi di Stato, da speculatori e profittatori, dall’inquinamento di Stato, dai bombardamenti che devastano la nostra terra e il nostro ambiente”, lo ha scritto il deputato di Unidos Mauro Pili nella sua pagina Facebook pubblicando anche la quarta scheda di votazione per l’elezione del Capo dello Stato.
“Libera – ha aggiunto Pili – di traguardare nuovi orizzonti di autodeterminazione, libera da lacci e laccioli di Stato e d’Europa. Una Sardegna libera di valorizzare la propria storia, la civiltà nuragica, la sua cultura popolare. Libera di valorizzare i propri prodotti, la propria agricoltura di qualità e il suo ambiente esclusivo. Libera di mettersi al pari degli altri popoli sul piano delle infrastrutture, trasporti, energia. Sardegna in grado di abbattere i divari legati alla insularità, dalle compensazioni economiche e infrastrutturali alla zona franca integrale alla produzione. Insomma, Sardegna Libera”. “In questo frangente, però, mi sembra davvero grave, a prescindere dalla mia azione, che si consenta un controllo del voto attraverso l’ausilio di foto della scheda. La mia è una denuncia di libertà, ma per molti è il segno eloquente di come i partiti abbiano dato disposizioni per controllare al loro interno i voti dei singoli per i voti da indirizzare alle indicazioni delle segrete stanze. Tutto questo conferma che si tratta non di libera scelta ma di imposizioni senza precedenti”.