Pd, popolari fuori da Primarie. Soriani con Comandini in cambio di una casella

Lo scacchiere del Pd è composto, adesso. Dopo anni di alleanza, tra le correnti di Antonello Cabras e Paolo Fadda è divorzio. L’altra novità è che il gruppo di Renato Soru ha scelto di appoggiare Pietro Comandini: in cambio ha ottenuto la guida del partito nella provincia di Cagliari con Jacopo Fiori. Nel capoluogo sardo a venire fuori è anche un patto di non belligeranza tra lo stesso Comandini e il competitor alle Primarie del 26 febbraio, Giuseppe Meloni, espressione del gruppo Cabras ma anche delle sottocorrenti che fanno capo ai sassaresi Silvio Lai e Gianfranco Ganau: quest’area ha messo la bandierina sulla segreteria cittadina di Cagliari con Guido Portoghese, ex presidente del Consiglio comunale.

Proprio le indicazioni di Fiori e Portoghese sono l’ultima novità in casa Pd. E da qui bisogna partire per capire cosa sta succedendo nel partito sardo quando mancano due settimane all’apertura delle urne interne. Vero che tra Comandini e Meloni è sfida vera, ma non rottura. Portoghese e Fiori si avviano a diventare i nuovi segretari del Pd a Cagliari e provincia perché sono gli unici candidati, segno che le rispettive correnti hanno deciso di non farsi la guerra totale calcolando che in fondo conviene a entrambi avere sempre posti di comando da gestire.

Nel dettaglio dei soriani, il sostegno a Comandini è avvenuto in ordine sparso. Dapprima sono stati l’ex assessore regionale Eliseo Secci e l’ex esponente dell’Assemblea sarda, Pietro Cocco, a schierarsi, poi l’accordo su Fiori è valso l’appoggio pieno da parte di tutta la corrente dell’ex presidente della Regione. Con Comandini sono passati pure gli ex Ds che fanno riferimento all’ex sottosegretario gallurese Giulio Calvisi e all’ex sindaco di Carbonia, Tore Cherchi, i quali avevano costruito la candidatura di Maria Francesca Fantato. Ma la sassarese, che avrebbe raccolto anche parte del consenso soriano, si è ritirata dalla corsa una decina di giorni fa per sostenere Comandini.

Il gruppo Fadda, invece, ha deciso di mettersi del tutto fuori dai giochi di potere dem. I popolari si sono riuniti lo scorso 7 febbraio nella sede di via Cugia, a Cagliari, dove Fadda ha aperto il Centro Studi Aldo Moro. “Non parteciperemo alla composizione delle liste”, hanno scritto in una nota e ciò vale sia sul piano regionale che nazionale, dove ogni territorio avrà propri delegati. I maggiori esponenti dei faddiano sono il consigliere regionale Cesare Moriconi e il sindaco di Iglesias, Mauro Usai.

I popolari puntavano sulla candidatura di Federico Porcu, il farmacista ogliastrino ex coordinatore di Future dem, i giovani del Pd. Ma il nome non è passato. Da lì la decisione di farsi da parte perché “non siamo riusciti, all’interno del partito, nell’opera di persuasione sulla necessità di un congresso caratterizzato da un forte ricambio generazionale dei quadri dirigenti, allo scopo di imprimere una svolta decisa nella gestione e liberare nuova energia ed entusiasmo a sostegno di una rigenerata azione politica”.

Ancora dal comunicato: “Dobbiamo riconoscere, perciò, di essere stati sconfitti, ma siamo anche convinti che, purtroppo, abbiamo perso tutti una grande occasione. Faremo ciò di cui non siamo stati capaci dentro il partito coordinando, come Centro Studi Aldo Moro, lo sviluppo e il consolidamento di una rete di rapporti e di relazioni volte ad implementare un programma di attività e iniziative già avviate e che, meno di un anno fa, aveva realizzato un importante lavoro di ricerca sulle principali e per molti versi inedite questioni politiche oggi in evidenza : dalla sostenibilità al lavoro passando per il welfare, e lo sviluppo. Stiamo coinvolgendo oltre 100 esperti, inclusi tanti giovani. Sono stati attivati 10 tavoli specialistici in altrettanti incontri ed è in fase di elaborazione un documento che continue ‘conclusi con la elaborazione dell’elaborato ‘100 idee per la Sardegna’. Si riparte da lì, verso un confronto libero e itinerante nei diversi territori dell’isola, con l’obiettivo di contribuire in modo efficace al dibattito politico generale e al rilancio del Partito democratico”.

Proprio in questa chiave, i candidati Comandini e Meloni sono invitati per giovedì 16 a un faccia a faccia all’hotel Regina Margherita a Cagliari, nell’omonima strada. Organizza il Centro studi faddiano e sarà la prima occasione pubblica in cui i popolari proveranno a rilanciare le ‘1oo idee’ dando il via anche alla sfida per le Regionali del prossimo anno. (al. car.)

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