Patto di stabilità, centrodestra bacchetta Giunta. Pigliaru e Paci: “Dati corretti”

Il Patto di stabilità muove gli umori delle opposizioni di centrodestra in Consiglio regionale. E scatena pesanti accuse alla giunta guidata da Francesco Pigliaru, annunciate in una conferenza stampa: “Non basta che il calcolo sul taglio annunciato dalla Giunta sui limiti del Patto di stabilità sia da rivedere, ma nella delibera sul plafond degli Assessorati della Regione non sono indicate le priorità”. Da qui la volontà di formalizzare a tutti gli assessori le richieste sulle singole poste in bilancio e si sottolineano quelle che vengono considerate le prime rinunce: vertenza entrate, accise, Galsi e zona franca.

“Stiamo censurando una questione di metodo perché sappiamo quali sono i criteri che la Giunta intende perseguire con i tagli, mentre la maggioranza ha voluto svolgere solo un ruolo notarile – ha attacco il capogruppo di Fi, Pietro Pittalis – inoltre denunciamo l’assoluto silenzio dei Comuni e delle organizzazioni sindacali e delle altre associazioni sui tagli annunciati: ad esempio per il turismo ci sono solo 24 milioni, solo 117 mln per il lavoro. A luglio la Giunta dovrebbe presentare un assestamento, ma non sappiamo con quali risorse. Mi pare stia retrocedendo rispetto ad iniziative portate avanti nella scorsa legislatura”.

Per l’ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci (Fi), “già in questo periodo di luna di miele cominciamo a renderci conto che la Giunta continua a far susseguire una serie di annunci. Si è riempita la bocca di termini, quali serietà, ma di fatto non è arrivato niente di quanto annunciato. Siamo anche pronti a fare la nostra parte, ma non se l’atteggiamento è arrendevole”. “Se si ha il coraggio di sfondare il Patto di stabilità lo si faccia – sollecita Attilio Dedoni, capogruppo dei Riformatori – la tensione tra Governo e Regione è venuta scemando e c’è un arretramento negli interessi della Sardegna”. “La Giunta ci dice che è inutile andare a trovare altri soldi, ma io farei contestualmente anche la battaglia sul Patto – dice Paolo Truzzu di Fdi – mi chiedo che si fa se non si vince quella battaglia? Non era meglio mettere in campo tutte e due le strategie?”.

Secondo Gianluigi Rubiu, capogruppo Udc, “a distanza di due mesi e mezzo non ci sono risposte su nulla. Come risolveranno i problemi di Alcoa, Porto Torres e gli altri?”. Christian Solinas, capogruppo Psd’Az, sostiene che “governare è molto più complesso che dare giudizi su chi governa. Preoccupa l’atteggiamento sul Patto di stabilità perché si tratta di saldi nazionali: ogni milione in più per la Sardegna deve essere tolto da qualche altra parte. Ma non si può trattare con i funzionari della Ragioneria dello Stato, almeno con il Ministro e meglio col presidente del Consiglio”.

La risposta del governatore Pigliaru. “Siamo abituati a confrontarci su dati omogenei e siamo nel giusto”. Così il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, replica alle contestazioni mosse  questa volta dall’ex assessore del Bilancio, Alessandra Zedda (Fi) sulle cifre sul plafond del patto di stabilità. “Se per effetto di un accordo con il governo di centrodestra, recepito in una legge regionale, le risorse del Fondo unico per gli enti locali, circa 580 milioni, e i soldi per i pagamenti dei debiti sulla pubblica amministrazione, 370 milioni, sono stati conteggiati fuori patto lo scorso anno, il dato dei 2,5 miliardi come plafond del 2013 è corretto – ha spiegato il governatore – Noi abbiamo semplicemente osservato che partivamo dal dato di 3,2 miliardi considerando dentro i vincoli del patto anche il fondo unico, perché non è più possibile espungerlo dal vincolo, e il pagamento dei debiti, che erano una tantum. Cioè consideriamo i dati in modo omogeneo e non strumentalmente”.

Le cifre del Patto di stabilità le abbiamo fornite qualche giorno fa in conferenza stampa, e quelle sono. Gli effettivi spazi finanziari disponibili nel 2013 per la Regione Sardegna ammontavano a oltre 3.300 milioni di euro. All’obiettivo programmatico di 2.513 milioni vanno infatti sommati i 370 milioni concessi una tantum dallo Stato per il pagamento dei debiti in conto capitale e i 490 milioni del Fondo unico per gli Enti locali, che la legge finanziaria regionale del 2013 escludeva dal Patto”. Lo ha detto l’assessore della Programmazione e Bilancio, Raffaele Paci, replicando alle accuse del centrodestra.

“La decisione della Giunta, supportata da apposito parere legale – ha spiegato l’esponente della Giunta – di includere nel limite di Patto 2014 le risorse del fondo unico destinato agli enti locali, deriva dalla necessità di rispettare le leggi nazionali. La normativa, infatti, esclude la possibilità che una Regione, anche a Statuto speciale, possa unilateralmente modificare il proprio limite di spesa. Ciò perché così facendo si evitano alla Regione sanzioni automatiche in caso di mancato rispetto del vincolo di spesa, creando così ulteriori danni finanziari alla Regione stessa. Ribadiamo il forte impegno della Giunta per ottenere dal Governo nazionale la revisione dei limiti di spesa previsti dal patto partendo da un incremento di 1,2 miliardi, in linea con l’accresciuto livello delle entrate regionali”.

“Polemizzare alterando le cifre nel mezzo di una trattativa così importante con lo Stato – ha concluso Paci – solo per conquistare uno spazio sui giornali, non aiuta la Sardegna né i sardi”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share