Alla fine interviene l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, sulla nuova Vertenza entrate, tema sollevato nei giorni dal presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, che aveva parlato di “un miliardo mancante”. E oggi più o meno la stessa cosa l’ha scritta Sel in un comunicato, sempre riferendosi agli accantonamenti, ai maggiori costi per i farmaci innovativi e al taglio delle risorse statali per le Province. Paci lancia un messaggio chiaro agli alleati: “I soldi ci sono (nella nuova Finanziaria)” ed è stata “la Giunta per prima a lanciare la nuova vertenza entrate”. Lo stesso assessore ne ha parlato già a gennaio quando ha presentato la manovra 2017 (leggi qui). E lo stesso ha fatto Cristiano Erriu, titolare degli Enti locali sempre il mese scorso (leggi qui). La sensazione che è oggi Paci abbia voluto mettere fine al fuoco amico: sia la posizione di Sabatini che quella di Sel non sono certo il segno di una maggioranza che viaggia sulla stessa lunghezza d’onda.
Ecco quindi il punto fatto dall’assessore alla Programmazione sulle risorse. “La Sardegna – si legge in una nota – ha incassato e sta incassando tutto quanto le è dovuto, non un euro in meno di quanto pattuito con lo Stato attraverso le norme di attuazione della Vertenza entrate approvate un anno fa e abbiamo ricevuto regolarmente la rata degli arretrati del 2016. Se alla fine dell’anno scorso ci sono stati problemi di liquidità è solo perché la Regione ha dovuto anticipare soldi propri su finanziamenti europei e fondi nazionali di sviluppo e coesione. Soldi che lo Stato e l’Europa ci stanno restituendo: i primi 500 milioni da Roma sono già arrivati, e le altre richieste sono già in pagamento. Quindi voglio rassicurare tutti coloro che sono preoccupati: i soldi ci sono e ci sono tutti, lo Stato e l’Europa ci stanno restituendo le cifre che abbiamo anticipato a fine dell’anno scorso per evitare che quanto già avviato si bloccasse a causa della mancanza di liquidità. Sono procedure tecniche normali a fine anno che non hanno nulla di straordinario, ma il controllo da parte dei nostri uffici sulla regolarità dei pagamenti da parte dello Stato è comunque quotidiano e rigoroso”.
Paci chiarisce ancora: “Non solo lo Stato ci ha riconosciuto tutto quanto abbiamo richiesto e sta pagando gli arretrati. ma soprattutto si tratta di risorse che nessuno può mai più mettere in discussione, perché sono ormai una legge condivisa e approvata dalla Giunta, dal Consiglio regionale e dal Consiglio dei ministri. Un patto bilaterale nero su bianco: quella Vertenza Entrate è chiusa. Quindi ringrazio chi ogni giorno si preoccupa di verificare se i soldi ci sono o no, ma sul fronte finanziario non esistono problemi: stiamo finalmente rimettendo in ordine un bilancio regionale che era in condizioni disastrose”.
Su accantonamenti (cioè i soldi che lo Stato trattiene alla Sardegna per ridurre il debito pubblico e sono 680 milioni) e sui farmaci innovativi, Paci fa sapere: “Diverso è il discorso se parliamo di nuove partite e rivendicazioni. Sono stato il primo a dire che non possiamo permetterci di pagare una cifra così alta per gli accantonamenti e che non possiamo permetterci di non accedere al fondo per i farmaci innovativi, così come a quello per le Province e le aree Metropolitane. Ho detto e ripetuto che per difendere i nostri diritti impugneremo la legge di stabilità nazionale, anche quest’anno come già abbiamo fatto l’anno scorso. La Giunta per prima ha lanciato le nuove partite con lo Stato: la vertenza accantonamenti, la vertenza farmaci innovativi, la vertenza Province. Quindi anche in questo caso ringrazio chi ogni giorno ci sollecita, ma ne approfitto per ricordare che ho già personalmente più volte ufficializzato quali sono le posizioni della Giunta. E l’ho spiegato sia intervenendo in Consiglio che partecipando ai lavori delle commissioni e anche durante gli incontri con le parti sociali, sindacali e datoriali, comunque ogni volta che ce n’è stato bisogno. E su queste nuove partire saremo intransigenti. Allora – è l’appello finale di Paci – cerchiamo di concentrarci tutti sugli obiettivi da raggiungere, lo chiedo a chi ha davvero a cuore il futuro della Sardegna: uniamo le forze e remiamo insieme”.