Nuova Giunta, 3 nomi da ufficializzare: attesa nei partiti per scelte di Solinas

Tre nomi ancora, poi si chiude. Tre caselle da definire, su dodici. Sono gli Affari generali, l’Industria e i Trasporti, assessorati in cui andranno ad accomodarsi due donne e un uomo. Christian Solinas ha il pallino in mano: spetta al presidente della Regione comunicare ai partiti le scelte sul nuovo Esecutivo. Altre quattro deleghe, tra le sette che il governatore ha in mano da giovedì, sono invece considerate sicure. Ovvero: Urbanistica, Agricoltura, Lavori pubblici e Pubblica istruzione. Il quadro si completa con i cinque assessori in carica dalla scorsa settimana. E i nominati nella ‘Giunta mini‘ sono stati l’Fdi Gianni Lampis all’Ambiente; gli azzurri Alessandra Zedda e Giuseppe Fasolino rispettivamente al Lavoro e alla Programmazione; il leghista Mario Nieddu alla Sanità; il sardista Gianni Chessa al Turismo e alle Attività produttive.

Le caselle ancora vuote – almeno ufficialmente – sono strettamente legate tra loro. Con gli Affari generali, l’Industria e i Trasporti si completano infatti gli accordi siglati sabato sera nel centrodestra (leggi qui). Vuol dire il terzo assessorato alla Lega, il secondo ai Riformatori e uno per Sardegna 20venti. Dopo il vertice del fine settimana a Villa Devoto, sembrava che il Carroccio prendesse gli Affari generali, i liberal democratici i Trasporti e il movimento civico l’Industria. Invece ci potranno essere dei cambi su cui deciderà Solinas. Il verdetto è atteso dalla tarda mattinata di oggi. Ma potrebbe arrivare solo domani mattina.

L’unica certezza sono i nomi fatti dai Riformatori, con quattro donne in lizza. Il posto in Giunta se lo contendono Silvia Cadeddu, avvocatessa, sindaca di Birori; Gabriella Mameli, anche lei avvocatessa, vice sindaca a Selargius; Stefania Masala, dirigente della Regione nell’assessorato alla Programmazione; Delia Cualbu, imprenditrice. Nella Lega rimbalza ancora il nome dell’ogliastrino Giorgio Todde, ma l’agenzia Ansa avanza pure l’ipotesi del docente universitario Roberto Devoto, nel caso in cui al Carroccio spettassero i Trasporti. In Sardegna 20venti, divisa dallo scontro tra i tre consiglieri eletti (Pietro Moro e Domenico Gallus hanno isolato Stefano Tunis), resta in piedi l’ipotesi di Federica Angius. Ma sembra sempre più probabile che Moro e Gallus trovino un’alternativa per non darla vinta a Tunis.

Domani devono giurare da assessori i quattro che vengono dati per certi, a cominciare da Quirico Sanna, avvocato di Monti, ex An passato da tempo col Psd’Az, che guiderà l’Urbanistica e gli Enti locali. Sono galluresi pure la titolare in pectore dell’Agricoltura, Daria Inzaina, allevatrice di Calangianus, e Andrea Biancareddu, il sindaco di Tempio che torna per la quinta volta in Regione. Salvo sorprese prenderà in mano la Pubblica istruzione e i Beni culturali.

Per stasera alle 19 Solinas ha convocato i trentacinque consiglieri di maggioranza a Villa Fanny, a Cagliari. Sarà un incontro politico-conviviale, una sorta di saluto informale che il governatore ha voluto organizzare per stemperare la tensione dopo la zuffa politica dell’esordio. Gli onorevoli saranno i protagonisti della seduta di domani in Aula, e non si preannuncia una passeggiata: all’ordine del giorno c’è l’elezione del nuovo presidente dell’Assemblea, una partita non ancora del tutto chiusa. La casella dovrebbe spettare al leghista algherese Michele Pais, ma nel centrodestra c’è qualche perplessità.

In serata si capiranno anche gli umori di Sardegna civica e Fortza Paris, i due ‘piccolini’ della coalizione che hanno eletto un consigliere regionale a testa – rispettivamente Roberto Caredda e Valerio De Giorgi -,  ma sono stati  esclusi dalla Giunta per via dell’1,6 per cento raccolto alle urne, pari a circa 12mila voti. Quindi sotto la soglia del quoziente elettorale scattato per la maggioranza, a quota 26mila voti. Una soglia che la coalizione ha usato come limite per capire chi dovesse entrare (o meno) nella squadra di governo. Per questa stessa ragione non hanno deleghe in Giunta nemmeno l’Uds ed Energie per l’Italia

Proprio ieri il leader di Fortza Paris, Gianfranco Scalas, si è lamentato su Facebook. “I sardi che ci hanno dato il consenso e hanno gradito i nostri programmi meritavano una considerazione e il rispetto”, si legge in un post pubblicato all’ora di pranzo. Se Caredda e De Giorgi non si presentano stasera all’incontro coi colleghi, il messaggio agli alleati diventa chiaro.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

 

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