“Rerum causas cognoscere”. Ovvero, “bisogna conoscere la cause delle cose”. Giuseppe Valditara, tirato da giorni per la giacchetta, sulla vicenda della maestra sospesa a San Vero Milis, cita il poeta romano Virgilio per spiegare il proprio silenzio. All’esponente del Governo viene chiesto di congelare l’allontanamento di Marisa Francescangeli dalla scuola. Ma evidentemente l’insegnante è indifendibile, visto quello che sta emergendo contro la stessa, ovvero i suoi dubbi metodi didattici, valsi già diversi richiami da parte dell’ufficio ‘Procedimenti disciplinari’.
Valditara ha detto la sua con un tweet. E dopo aver scritto la frase tratta dalle Georgiche di Virgilio, ha precisato: “Se non intervengo in determinate situazioni, ci sono buoni motivi“. Non solo: da un lungo post pubblicato l’altro ieri su Facebook da Pino Tilocca, preside del Liceo classico De Castro di Oristano, è venuto fuori che la maestra, in una non precisata circostanza, ha usato in classe olio proveniente da Medjugorie. L’ha messo sulla fronte dei bambini per assicurare loro la protezione contro il Dio vendicatore. Una pratica, questa, che lo stesso preside ha definito “medioevale”. A leggere quanto scritto dal ministro, di tutti questi elementi lo stesso Valditara è a conoscenza.