Lirico di Cagliari, ex presidente Andreozzi scrive a Truzzu: “Conti risanati già dal 2018”

“Nelle recenti polemiche sulle vicende del Teatro Lirico di Cagliari, ho letto con dispiacere che la conduzione dell’Ente precedente a quella attuale, in attività sino alla prima parte del 2019, sia stata dipinta negativamente”. Comincia così il lungo post che Giuseppe Andreozzi, presidente del Consiglio di indirizzo negli anni della seconda Giunta di Massimo Zedda, ha pubblicato nei giorni scorsi sulla propria pagina Facebook.

Andreozzi, avvocato di professione, venne nominato alla guida del Lirico a settembre del 2018. Il resto è scritto nei numeri dell’Ente lirico diventato notizia nei giorni scorsi perché la Procura di Cagliari ha aperto un‘inchiesta sulle presunte assunzioni pilotate. Il faldone ha spinto verso le dimissioni il vicepresidente del Consiglio di indirizzo, Giuseppe Farris, che ha lasciato vista “l’applicazione di istituti di cui, in molteplici circostanze, ho lamentato, unitamente al rappresentante del ministero della Cultura, l’opacità della gestione”, ha scritto il dirigente dimissionario.

A Farris ha risposto il sindaco Paolo Truzzu che ha difeso l’operato dell’attuale sovrintendente Nicola Colabianchi, anche fornendo i numeri del risanamento. Qui si inserisce Andreozzi che spiega, invece, come i conti del Lirico siano stati aggiustati già dalla precedente gestione con lo stesso Andreozzi presidente del Consiglio di indirizzo e Claudio Orazi nel ruolo che è oggi di Colabianchi.

“Mi preme perciò ricordare – ha scritto Andreozzi – come a suo tempo fu ampiamente evidenziato dalla stampa che già nel bilancio consuntivo del 2018, approvato nel 2019, risultava un utile di esercizio pari a 1.816.604 euro“. L’ex presidente rispolvera la memoria pure sul fatto che “grazie a un elevato incremento della produttività, il Teatro di Cagliari era passato dal 12° all’8° posto” nella classifica nazionale, “ciò aveva comportato un cospicuo incremento del contributo statale”.

Ancora dal posto di Andreozzi: nel 2018 “il numero di spettatori aveva superato le 132.000 unità; nella primavera del 2019, nel corso di un’audizione al Senato sullo stato dei teatri lirici italiani, il direttore generale dello spettacolo dal vivo del Ministero aveva indicato quella dell’ente di Cagliari come migliore performance del 2018 dopo la Scala di Milano”.

L’avvocato cagliaritano spiega ancora: “Ritengo doverosa questa precisazione non certo per giustificare il mio operato di presidente dell’epoca, ma per dare il giusto riconoscimento a chi, dal sovrintendente Claudio Orazi ai professori dell’orchestra, così come gli artisti del coro e tutto il personale amministrativo e tecnico, aveva consentito quegli straordinari risultati, dei quali sono stato poco più che testimone”. Andreozzi aggiunge: “Naturalmente sono ben lieto che l’opera di impulso e sviluppo del Teatro prosegue anche oggi; si tratta infatti di un’istituzione di fondamentale importanza per l’arte e la cultura della nostra città e della regione intera ed è nel cuore di tutti noi”.

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