Le trame a Palazzo, l’offerta a Oppi: presidente dell’Aula anziché in Giunta

L’offerta è tutt’altro che disinteressata. E suona così: Giorgio Oppi presidente del Consiglio regionale, ma fuori dalla nuova Giunta di Christian Solinas. Nella categoria dei rumors, quando si fa quasi noiosa l’attesa per la proclamazione degli eletti, è questa l’ultima voce che circola negli ambienti politici. Sulla soglia di quell’ecomostro che è la sede della massima assemblea sarda, in via Roma a Cagliari: un parallelepipedo di cemento allineato nella seconda metà degli anni Ottanta accanto a deliziose palazzine liberty.

A chi sia venuta l’idea di pensare Oppi a capo dell’Assemblea sarda, non è dato saperlo. Ma chiunque abbia partorito questa ipotesi, ha intenzione di lasciare l’Udc fuori dall’Esecutivo. Non fosse altro che in questa tornata elettorale lo scudo crociato si è fermato al 3,69 per cento (26.066 preferenze, dato non definitivo) e non può avanzare troppe pretese. Per Oppi e i suoi ci sarà solo un assessorato o, in alternativa, la presidenza del Consiglio. Per di più: la casella in Giunta non sarà ‘pesante’, visto che l’Udc dovrà scegliere la delega dopo il Carroccio, dopo Forza Italia, dopo Riformatori, Fratelli d’Italia e Sardegna 20Venti (il Psd’Az entra in gioco al secondo giro perché esprime il presidente).

Detta in politichese, e tra uomini e pure con una certa soddisfazione, “stavolta non è Giorgio ad avere il mazzo di carte”. Una frasetta buttata lì in modo apparentemente insignificante, ma che invece richiama i tempi della Giunta di Ugo Cappellacci, dal 2009 al 2014,  quando l’allora presidente non muoveva dito senza prima passare dalla stanza di Oppi (non a caso chiamato Re Giorgio).

In questa XVI legislatura, Oppi – con certezza – guiderà i lavori dell’Aula il primo giorno, quando si insedierà la nuova Assemblea. Perché il grande capo dell’Udc è il decano dell’Aula e in assenza di un presidente eletto spetta al più anziano dirigere l’Assemblea.

Oppi, classe 1940, ha cominciato a fare il consigliere regionale quando ancora gli onorevoli si riunivano in viale Trento. Era il 1979. E da allora ha mancato l’elezione solo nel ’94, perché la Balena bianca era morta sotto il peso di Tangentopoli e a nulla valsero i poteri della seduzione politica di cui Oppi è impareggiabile maestro. Nel suo curriculum anche due mandati da deputato, nel 2006 (legislatura breve) e nel 2008.

Fatto sta che tra gli alleati del centrodestra c’è qualcuno che pensa di poter intortare Oppi. La volpe della politica sarda. Che solo nei prossimi giorni, quando si conosceranno gli eletti, comincerà a giocare la sua partita. Carte o non carte in mano. E sarà un bella sfida, soprattutto col presidente Solinas, di trentasei anni più giovane, ma cresciuto ugualmente nella scuola Dc. Quella di Cossiga, per interposta persona, attraverso Mariolino Floris.

A proposito: arriva una precisazione sull’articolo pubblicato dal nostro giornale il 27 febbraio e in cui si indicava Gian Carlo Acciaro, ex deputato del Psd’Az, come colui che aveva introdotto il neogovernatore negli ambienti leghisti. La lettera è firmata dallo stesso Acciaro che corregge il tiro e scrive: “Non nego di aver sempre tenuto ottimi rapporti e contatti con autorevoli dirigenti leghisti. Ma l’accordo (tra Carroccio e Quattro Mori) è semplicemente frutto dell’intuizione e lungimiranza politica di Christian, ragazzo preparatissimo e che mi onoro di sostenere sin dal suo ingresso nel Partito Sardo d’Azione. Christian – è scritto ancora, qui la lettera completa – ha grandissime doti politiche e relazionali. Doti che gli hanno consentito di farsi conoscere ed apprezzare da Matteo Salvini e tutta la classe dirigente leghista. Non ha avuto bisogno di padrini e, tanto meno, di mediatori per incontrare i vertici della Lega”.

Al momento, a leggere i numeri delle urne, Solinas, pur apprezzato da Salvini, ha lasciato al Carroccio quasi solo il voto d’opinione. Le preferenze, quelle vere, nei territori, le hanno prese i candidati dei Quattro Mori. È l’aritmetica delle Regionali, la certezza oltre le simpatie personali.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share