Latte, il ministro Centinaio ai pastori: “Patto rimane un euro a novembre”

“Con i pastori abbiamo fatto un percorso: 74 centesimi per arrivare a novembre con un conguaglio da un euro. Ci siamo stretti la mano e io parto da questo, in ogni caso il tavolo del mio ministero è ancora aperto”. Così il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio a proposito della vertenza sul prezzo del latte ovino in Sardegna.

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“Abbiamo fatto il decreto emergenze senza nemmeno un voto contrario né alla Camera né al Senato – ricorda a margine di un convegno a Cagliari su turismo e agroalimentare – abbiamo messo sul tavolo tutto ciò che avevamo concordato, compresi i 29 milioni di euro, la ristrutturazione della filiera e del consorzio”. Tuttavia, sottolinea il ministro, “ieri ho ascoltato una serie di interviste fatte ai pastori che si dicevano pronti a riversare ancora il latte sulle strade. Ora, io non posso pensare che ogni quindici giorni salti fuori un nuovo problema: se c’è bisogno sono pronto a ritornare in Sardegna per confrontarmi con loro, ma io parto dalla stretta di mano che ci siamo dati, perché non mi faccio prendere in giro da nessuno”.

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“Ringrazio chi ha fatto il lavoro per eradicare la peste suina africana, ma anche chi l’ha subito. C’è voluta la loro pazienza per consentire di far sì che la Sardegna possa essere considerata peste suina-free”, ha detto ancora Centinaio. “Adesso vorrei uguale attenzione su tutto il territorio nazionale dove il problema cinghiali è all’ordine del giorno – ha sottolineato – L’Europa ce l’ha fatto notare, quindi dobbiamo far capire che stiamo facendo un’operazione di contenimento della popolazione dei cinghiali”. Anche perché, ha chiarito il ministro, “se casi di peste suina africana si dovessero verificare in Emilia Romagna o Friuli, chi lo spiega ai produttori di crudo di Parma o San Daniele che non lo possiamo più esportare?”. Da qui l’appello ai colleghi del ministero dell’Ambiente “per lavorare assieme e prevenire, invece di curare”. (Foto d’archivio)

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