Latte, pastori scontenti per le trattative: “Pronti a far riesplodere la protesta”

Pastori delusi e arrabbiati per le trattative sulla vertenza latte. E di nuovo pazienza allo stremo. “Si stanno ricreando nel mondo delle campagne – scrivono Nenneddu Sanna e Gianuario Falchi, i due portavoce delle mobilitazioni del latte versato per strada – umori paragonabili a quelli che i pastori hanno già vissuto nel mese di febbraio, momento in cui è scoppiata la protesta. C’è una forte probabilità che la gente possa tornare in strada sino a quando non si avviino le riforme che abbiamo chiesto con forza per costruire un sistema sano in cui chi produce latte crudo possa metterlo sul mercato e cederlo ai trasformatori che sono in grado di valorizzarlo e remuneralo in maniera equa”.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è il recente provvedimento emesso dall’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza (Agcm) relativamente alla vertenza latte. Quest’ultima ha deciso di non procedere in merito alle presunte pratiche sleali che sarebbero state adottate dal Consorzio per la tutela del Pecorino Romano Dop e da 33 aziende di trasformazione ai danni dei pastori, in virtù di un accordo siglato a Sassari con i pastori.

Nel provvedimento approvato il primo luglio l’Agcm lega l’apertura delle trattative “alle violente proteste dei pastori”. Un particolare che non piace agli allevatori secondo cui quella di febbraio è stata una mobilitazione civile e nata per il latte sottopagato. Dopo gli accordi con Regione e Roma la rivolta era cessata. Anche perché “si riteneva che il deciso intervento del Ministero avrebbe portato le quotazioni attorno a un euro”. Nel frattempo che cosa è successo? Ci sono state le denunce ai dimostranti e “il bando per il ritiro delle eccedenze non è ancora definito e dunque gli effetti sul prezzo sono stati inferiori a quelli attesi e i conguagli non arriveranno all’euro promesso”. Questi sono i punti chiave di un elenco di rimostranze che riguardano anche il comportamento della politica. Intanto si muove anche il fronte del Movimento pastori sardi dello storico leader Felice Floris: venerdì 12 assemblea a Villacidro per programmare eventuali iniziative.

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