Gigi Concu è il sindaco riconfermato di Selargius, la roccaforte del centrodestra ma senza il Psd’Az che a questo giro di amministrative ha preferito correre col centrosinistra e gli M5s, dopo un accordo col Pd deciso dal segretario provinciale Francesco Lilliu. A Oristano, malgrado le scarpe fatte dallo stesso centrodestra all’uscente Andrea Mutzu, la coalizione della guida della città ha chiuso la partite delle urne ugualmente al primo turno riconfermandosi per l’ennesima volta terra di moderati. Selargius e Oristano erano gli unici due centri sopra i 15mila abitanti andati alle urne in queste Amministrative, quindi con possibilità di ballottaggio il 26 giugno, nel caso in cui nessuno dei candidati avesse raggiunto il 50 per cento più uno delle preferenze.
A Selargius la sfida era a tre: Concu ha vinto con il 58,06 per cento battendo Franco Camba (39,26%) e Manuela Chia 2,68%). Camba ha guidato una coalizione allargata anche ai grillini, secondo uno schema che agli elettori è persa vecchio, visto il risultato. Praticamente ignorato anche l’appello di Italexit, il movimento del senatore Paragone con cui ha corso la Chia.
A Oristano Massimiliano Sanna, espressione dei Riformatori, ha vinto con una coalizione unita, anche se il Psd’Az di Christian Solinas, il vero sconfitto di queste Comunali vista la decisione di Selargius, non è riuscito a piazzare il proprio candidato: i Quattro Mori avevano proposto, senza riuscirsi tramite il consulente del presidente, Christian Stevelli, Simone Prevete.
Sanna ha vinto col 54,22 per cento. La sfida era a quattro. Il candidato del centrosinistra, Efisio Sanna, ha preso il 35,94, mentre i civici Sergio Locci e Filippo Murgia si sono fermati rispettivamente all’8,07 e all’1,77.