Nonostante le polemiche, la bocciatura dell’opposizione e una manifestazione di protesta degli ambientalisti davanti al Consiglio regionale il Piano casa della Giunta regionale della Sardegna che prevede incrementi volumetrici in case e alberghi nella fascia protetta dei 300 metri dalla battigia sta per diventare legge. Oggi il disegno di legge ha ottenuto il via libera definitivo della commissione Urbanistica. L’opposizione, come detto, ha votato contro.
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L’approdo tra i banchi del Consiglio regionale è programmato per il 23 dicembre. In Aula l’Esecutivo guidato da Christian Solinas presenterà alcuni emendamenti per restringere le maglie della norma. In particolare – secondo quanto si apprende – per limitare il ricorso ai bonus nella fascia protetta solo nelle strutture ricettive, escludendo invece le case. Secondo il testo approvato gli incrementi negli alberghi sono consentiti sino al 25 per cento nella fascia e sino al 50 per cento oltre i 300 metri.
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Il Piano casa prevede bonus fino al 25 per cento (massimo 90 metri cubi) nei centri storici, e sempre fino al 25 per cento negli altri quartieri (massimo 180 metri cubi), nonché la trasformazione in unità residenziale di seminterrati, pilotis e piani terra (ma non nelle zone F turistiche). Novità anche sull’agro: basterà essere proprietari di un ettaro per poter edificare, e non c’è bisogno di essere agricoltori professionisti. Spazio anche per una norma anti-Covid che prevede l’incremento fino al 50% di hall e spazi comuni negli alberghi. Relatore di maggioranza sarà il presidente della commissione Giuseppe Talanas (Forza Italia), di minoranza il consigliere del Pd, Valter Piscedda. “Dall’Aula uscirà un testo che servirà alle nostre comunità – commenta l’assessore dell’Urbanistica, Quirico Sanna – un testo che rispetterà l’ambiente ma soprattutto libererà la Sardegna dalla disperazione e dalla disoccupazione, sarà uno dei volani di ripresa che stiamo attuando”.