Il lotto minimo di tre ettari per costruire nelle campagne sarde smette di essere un vincolo. Così è previsto dall’articolo 2 del nuovo Piano casa votato a maggioranza dal Consiglio regionale prima della pausa di fine anno. I lavori riprendono il 7 gennaio, ma si fa chiara la strada tracciata dal centrodestra di Christian Solinas: sarà una corsa ai metri cubi.
Per votare l’articolo 2 c’è voluto un giorno e mezzo, visto l’ostruzionismo fatto dall’opposizione targata Pd, Progressisti e M5s. Ma la coalizione di governo ha dalla sua i numeri. La votazione è finita infatti con 29 favorevoli e 20 contrari. La nuova norma era contenuta in un emendamento sostitutivo presentato dalla Giunta e che disciplinerà appunto le campagne.
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Col nuovo Piano casa sucederà che nell’agro della Sardegna nella fascia dei mille metri dalla linea di battigia l’edificazione a fini residenziali è riservata agli imprenditori agricoli professionali, purché titolari di un ettaro. Stessa possibilità per gli hobbisti, ma oltre i mille metri. Attualmente nelle zone E c’è il vincolo del lotto minimo di tre ettari e l’ok alle cubature è concesso solo agli operatori. Di fatto il centrodestra liberalizza le campagne.
La norma consente anche il cambio di destinazione d’uso degli edifici da non residenziale ad abitativo. Tuttavia, come previsto da una proposta di modifica dei Progressisti (prima firma Massimo Zedda) approvata all’unanimità, i cambi di destinazione d’uso non devono determinare opere di urbanizzazione a rete. Cioè, i Comuni non saranno obbligati a realizzare i servizi. Che va a carico di chi realizzare gli immobili. È passato anche un emendamento di Fratelli d’Italia che porta dal 2 per cento al 5 per cento la tolleranza edilizia per violazioni di altezza e cubature nell’esecuzione per ogni unità immobiliare.
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La seduta è stata sospesa e aggiornata al 7 gennaio. I lavori, come stabilito stamattina in conferenza dei capigruppo, proseguiranno l’8, l’11 e il 12 gennaio, quando è atteso il foto finale. Domani, intanto, scade il Piano casa attuale, ma la Giunta proporrà un emendamento che servirà a fare salve le istanze che dovessero essere presentate nel periodo di vuoto legislativo.