Forestas, il Governo boccia Solinas: “Illegittima la legge sui dipendenti”

La leggina su Forestas, che ha promosso a dipendenti regionali i 5.500 lavoratori dell’agenzia sarda, è illegittima. Così ha stabilito il Governo di Giuseppe Conte che, per il tramite del ministro Francesco Boccia, ha bloccato la norma-scorciatoia voluta da Christian Solinas e approvata lo scorso 25 giugno impugnandola davanti alla Corte Costituzionale. Si tratta precisamente della legge 18: tre articoli in tutto coi quali ai dipendenti di Forestas è stato riconosciuto un nuovo contratto e relativo aumento di stipendio (qui il testo integrale).

A fine giugno il voto in Consiglio regionale era arrivato a colpi di maggioranza. Proprio per i dubbi sulla legittimità sollevati dalla stessa minoranza, con in testa il leader dei Progressiti, Massimo Zedda. A distanza di un mese, anche il Governo è arrivato alla stessa conclusione e ha passato la palla, per il verdetto definitivo, alla Consulta. Stando all’analisi fatta a Roma negli uffici di Boccia, titolare degli Affari regionali, sia il nuovo inquadramento giuridico dei lavoratori di Forestas che il loro trattamento economico “eccede le competenze attribuite alla Regione dall’articolo 3 dello Statuto speciale e invade la compertenza riservata alla legislazione statale in materia di ordinamento civile”. Questo “in violazione dell’articolo 117 della Costituzione, secondo comma, legge l”, è scritto in una nota stampa diffusa oggi da Palazzo Chigi.

Un mese fa, il centrodestra al governo della Regione aveva motivato l’approvazione della legge su Forestas sostenendo che la ‘promozione’ dei dipendenti era funzionale all’avvio della campagna anti-incendio 2020. In realtà Solinas e alleati dovevano mettere una pezza a un loro stesso errore. Perché nel 2019, con toni trionfalistici, il presidente aveva annunciato l’ingresso dei lavoratori di Forestas nel comparto della Regione. “Promessa elettorale mantenuta”, disse il capo della Giunta sarda. Invece all’approvazione di quella norma il centrodestra non ha dato seguito: Solinas ha lasciato scadere il Coran, il Comitato per la rappresentanza negoziale cui spetta concordare i nuovi contratti del personale assunto in Regione (la terna è stata di nuovo nominata solo di recente).

Di qui appunto l’idea di varare una norma-scorciatoia che, però, ha avuto vita brevissima. Oltre a Zedda, la legge 18 era stata contestata anche dal segretario generale della Cgil, Michele Carrus, e dal parigrado dello Sdirs, Luciano Melis. Proprio in quell’occasione, Zedda aveva fatto notare l’assenza della “relazione tecnica-finanziaria con la quale va certificata la copertura dei costi previsti”. E non si trattava di spiccoli. Per il solo 2020, il nuovo inquadramenti dei lavoratori Forestas sarebbe costato alla Regione 4.909.866 euro. Ma adesso è tutto fermo. Roma ha bocciato Solinas.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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