La campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle in Sardegna rischia di avvitarsi intorno al caso di Mario Perantoni, l’avvocato civilista sassarese che è uno dei ‘sardi famosi‘ scelti dai vertici nazionali in accordo col coordinatore regionale, Mario Puddu. Perantoni, candidato alla Camera nel collegio uninominale Nord (Sassari e Gallura) è finito nel mirino di alcuni ex militanti grillini e degli esponenti di altri partiti.
Secondo loro, Perantoni non potrebbe essere candidato dal Movimento perché in passato aveva partecipato a una competizione elettorale con un’altra casacca. Per l’esattezza, l’avvocato – col pallino della politica – è stato un dirigente locale dei Comunisti italiani, e sotto il vessillo del partito che faceva capo ad Armando Cossutta, aveva corso per un posto nel Consiglio provinciale nella coalizione di centrosinistra. Correva l’anno 2010.
Il caso è già arrivato sul tavolo del candidato premier Luigi Di Maio. E Se per gli ex grillini la vicenda diventa il pretesto per sollevare anche violente contestazioni sulla gestione delle Parlamentarie (qui tutti i risultati e l’esclusione del senatore uscente Roberto Cotti) e delle candidature delle Politiche, le altre forze politiche sarebbero pronte a rinfacciare a M5s una certa incongruenza tra il rigore delle regole del Movimento e la flessibilità con cui vengono interpretate. Contattato dall’ANSA, il referente territoriale per la campagna elettorale dei Cinque Stelle, Maurilio Murru, affida una posizione ufficiale a Puddu, il quale, a sua volta, rinvia a più tardi una dichiarazione.
Nel frattempo, però, dal M5s nazionale fanno comunque sapere che “non c’è nessun caso: Mario Perantoni, come molti altri, ha diritto a candidarsi perché non ha mai corso contro il Movimento, come prescrive il nostro regolamento”. Una spiegazione perentoria, ma non è detto che questo basti per spegnere la polemica sul nascere. Il regolamento per le parlamentarie del M5s stabilisce infatti che per candidarsi è necessario non aver corso con altre forze politiche a “far data dal 4 ottobre 2009”. L’avvocato di Sassari, invece, tentò l’ingresso in Consiglio provinciale nel 2010.