È deciso: salta ‘election day’ di maggio. Slitta a giugno il voto delle Comunali

In Sardegna le urne delle Comunali 2019 non si apriranno il 26 maggio, come avverrà nel resto d’Italia. Lo ha anticipato il presidente della Regione, Christian Solinas, a chiusura dell’incontro coi giornalisti a Villa Devoto per spiegare l’esito della doppia video conferenza avuta con Bruxelles sulla continuità territoriale. Nell’Isola, dunque, non ci sarà l’election day tra Amministrative ed Europee. La nuova data delle Comunali va ancora decisa: la più probabile è quella del 16 giugno con i ballottaggi due domeniche più tardi nei soli Comuni con più di 15mila abitanti.

Questa tornata elettorale delle Amministrative è politicamente pesante nell’Isola: alle urne tornano Cagliari e Sassari. Nel capoluogo si vota per via delle dimissioni di Massimo Zedda, che ha deciso di entrare nella massima assemblea sarda dopo essersi candidato alla presidenza della Regione; a Sassari c’è la scadenza naturale della consiliatura  con l’uscente Nicola Sanna.

Sulle elezioni a Cagliari, Solinas si è concesso un piccolo affondo: perché le dimissioni di Zedda scattano formalmente domenica 31 marzo, dopo i venti giorni di tempo che la legge concede a un sindaco per ripensarci. Ma senza la nuova Giunta regionale (sarà pronta il 4 aprile) non può essere nominato, con delibera collegiale, il commissario che governerà il Municipio sino all’apertura delle urne. “La maggioranza uscente – ha detto Solinas riferendosi al centrosinistra di Francesco Pigliaru – ha aspettato la scelta di Zedda troppo a lungo”. Solinas si riferiva al fatto che per quattro giorni Cagliari non avrà né primo cittadino né commissario. Tuttavia per legge il sindaco uscente mantiene poteri e responsabilità del Municipio sino a quando non viene formalizzata la nomina del nuovo rappresentante legale. Sia esso eletto o di nomina politica, come nel caso dei commissari. (al. car.)

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