Ora è ufficiale: Cagliari torna alle urne. Zedda: “Ho protocollato le dimissioni”

Dopo oltre 2.800 giorni alla guida del capoluogo, Massimo Zedda si è dimesso da sindaco di Cagliari. Oggi ha formalizzato il suo addio a Palazzo Bacaredda, protocollando le dimissioni: ha deciso di andare a sedersi tra i banchi dell’opposizione in Consiglio regionale. Dopo la sconfitta alle elezioni del 24 febbraio ha preso tempo per decidere e sabato scorso ha radunato la coalizione di centrosinistra alle terme di Fordongianus e lì ha annunciato la sua scelta di sfilarsi la fascia tricolore.

Ieri sera ha convocato con urgenza un vertice di maggioranza in Comune per oggi alle 13 e in quella sede ha confermato la sua scelta di lasciare il Municipio. Tra gli alleati c’è chi ha provato a farlo riflettere, ma poche ore dopo è arrivata la decisione formale. “Il sindaco Massimo Zedda ha protocollato in data odierna le proprie dimissioni dalla carica di primo cittadino, a seguito del risultato delle recenti elezioni regionali e della decisione di svolgere il ruolo di consigliere di opposizione”, spiegano con una nota dal Comune.

L’accelerata dopo la pausa di riflessione è arrivata per evitare il commissariamento a lungo termine da parte della Giunta regionale o il passaggio di consegne alla vicesindaca Luisa Anna Marras. Ora scattano i venti giorni di tempo previsti in caso di dimissioni del sindaco – in questo arco di tempo potrebbe ritirarle in qualsiasi momento – poi sarà nominato un commissario e dovranno passare i 55 giorni previsti per la convocazione dei comizi elettorali: fatti i conti, a Cagliari si potrebbe votare per le Amministrative anche il 26 maggio, quando sono previste le Europee, oppure entro giugno.

“La scelta di dimettersi prima della proclamazione degli eletti in Consiglio regionale è legata anche al fatto di permettere ‘alle cittadine e ai cittadini di scegliere, nel più breve tempo possibile e democraticamente, chi guiderà la nostra città‘ – si legge -. Nella lettera di dimissioni, indirizzata al Comune di Cagliari, al presidente del Consiglio comunale, al segretario generale e alla Giunta, ringrazia ‘di cuore tutte le persone che hanno lavorato per la crescita della nostra città'”.

Quello di Massimo Zedda in Consiglio regionale è un ritorno perché era stato eletto per la prima volta nel 2009, dieci anni fa esatti. Due anni dopo era riuscito a conquistare la fascia tricolore e si era dimesso dal Consiglio regionale per fare il sindaco. Dopo la riconferma del 2016 è arrivata la candidatura alla presidenza della Regione. La rimonta non c’è stata, o non è stata sufficiente: il 24 febbraio i sardi hanno scelto Christian Solinas come nuovo presidente della Regione.

Dopo una fase di indecisione Zedda ha maturato la scelta che oggi si è concretizzata con le dimissioni, ma che non è vista di buon occhi da tutti gli alleati di centrosinistra. Anche oggi c’era chi sperava che Cagliari non dovesse tornare subito al voto per la scelta del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale, così come nel Partito democratico c’è chi non è pronto a cedere a scatola chiusa la guida dell’opposizione in Consiglio regionale al candidato del centrosinistra.

Anche nel centrodestra, fresco di vittoria alle Regionali, c’era chi sperava non si dovesse riprendere subito la campagna elettorale nel capoluogo. Quest’anno i cagliaritani devono tenere la tessera elettorale a portata di mano perché dopo Suppletive e Regionali ora arriveranno le Europee e, dopo le dimissioni del sindaco, anche le Amministrative.

Marcello Zasso

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