Dalle bottiglie di vino bianco alla rissa: ecco i retroscena sul duello a Palazzo

(di Alessandra Carta) – La dinamica è ricostruita. Adesso si sa alla perfezione com’è andata ieri dopo le 21 nelle scale del Consiglio regionale della Sardegna, quando gli onorevoli guadagnavano l’uscita al termine di una seduta infuocata sul 107, il dl dei maxi staff. Un’operazione da sei milioni di euro, il cui esame va avanti da oltre un mese e per il quale il presidente dell’Aula, il leghista Michele Pais, ha impedito all’opposizione la presentazione di ulteriori emendamenti, forzando sul passaggio a un nuovo articolo, il numero 7.

Proprio in seguito alla decisione di Pais di procedere con la seduta nonostante gli accordi diversi nella conferenza dei capigruppo, il capogruppo dei Leu, Daniele Cocco, si è girato verso la tribuna del pubblico dov’era seduto il commissario del Carroccio, Eugenio Zoffili, e in sardo ha detto: “Adesso sarà contento il vostro capo”, riferendosi proprio al salviniano, arrivato in Sardegna ieri in fretta e furia, chiamato dai suoi perché il capogruppo Dario Giagoni non riusciva più a gestire uno scontro col collega-parigrado del Psd’Az, Franco Mula.

Zoffili ha risposto in malo modo a Cocco. A quel punto Eugenio Lai, compagno di partito di Cocco, è corso fuori per raggiungere la tribuna e andare a parlare con Zoffili. A quel punto sono usciti anche Cocco e due consiglieri della Lega, Andrea Piras e lo stesso Giagoni. I quattro stavano discutendo animatamente nei corridoi, quando dal bar del Transatlantico è arrivato l’assessore ai Trasporti, Giorgio Todde, anche lui salviniano, che sino ad allora stava bevendo vino bianco con il collega dell’Urbanistica, Quirico Sanna (hanno lasciato sul tavolo due bottiglie di Aragosta vuote).

Todde è arrivato urlando “nessuno tocchi Eugenio”. Per un attimo, gli onorevoli sardi meno rissosi si chiedevano come mai l’assessore difendesse con così tanta veemenza l’onorevole Lai. Invece l’Eugenio per il quale Todde sarebbe stato pronto a fare la rissa, era Zoffili. Il titolare dei Trasporti è piombato talmente di corsa che ha spintonato nel suo passaggio pure la consigliera dei Progressisti, Maria Laura Orrù. Poi ha volutamente dato un colpo in faccia al capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau. Poi ha fatto cadere gli occhiali a Cocco, spintonato pure lei. Tanto che Cocco stava rischiando di cadere nelle scale.

Per calmare gli animi si è presentato Pierluigi Saiu, uno che ha la stazza per mettere a tacere i mingherlini come Giagoni. Invece Michele Ennas, altro leghista, aveva tutta l’aria di chi qualche colpo, se necessario, l’avrebbe dato, racconta chi l’ha visto. Scena da bar di periferia. Da lì il lessico espressivo delle conversazioni alte: “Uh”, “Ajò”, “Non rompere le b…”, “Ma la sto cercando?”, “Ohhh”.

Quando si sono accese le telecamere, gli animi si erano già calmati, riferiscono alcuni. Ma ancora si urlava prima di arrivare al parcheggio nel sotterraneo. Così,, giusto per rendere ancora più penoso uno spettacolo indegno. E oggi si ricomincia. Dopo anche un vertice di maggioranza a cui l’Udc di Giorgio Oppi non ha partecipato perché con la Lega è ancora alta tensione. A Pais, comunque, i suoi hanno fatto le pulci. Come detto ieri dall’opposizione, anche nel centrodestra hanno parlato di inadeguatezza al ruolo.

Il video 1

Il video 2

 

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