Urla e spintoni alle 21 dopo la seduta: le scene da bar in Consiglio regionale

(di Alessandra Carta) – “Uh”, “Ajò”, “Non rompere le b…”, “Ma la sto cercando?”, “Ohhh”. Sono queste le urla che si sentono nei due video dell’agenzia LaPresse e che raccontano il dopo seduta del Consiglio regionale, ieri notte nel Palazzo di via Roma a Cagliari. Scene da bar, sulle scale, al termine di una giornata cominciata malissimo per la maggioranza e finita peggio con le urla e gli spintoni tra onorevoli del centrodestra e quelli dell’opposizione. Coi primi che se la sono presa coi secondi per le proteste durante i lavori dell’Aula.

Tutto è cominciato intorno alle 21, quando era programmata la fine della seduta cominciata alla 16,30 di ieri dopo la sospensione non prevista di martedì. Perché nel centrodestra, nella giornata nera dell’11 maggio, di mattina c’era stato l’attacco di Giorgio Oppi all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu (“Venga qui così gli diciamo come si fa quello che non sa fare”). Nel pomeriggio, invece, lo scontro tra il capogruppo della Lega, Dario Giagoni, e quello del Psd’Az, Franco Mula, con Giagoni che ha accusato il sardista di offendere l’assessore salviniana Valeria Satta, titolare del Personale.

Ieri, quindi, nel centrodestra c’era la resa dei conti di tutto questo: prima Nieddu ha risposto a Oppi, poi il commissario della Lega in Sardegna, Eugenio Zoffili, è arrivato in fretta e furia nell’Isola per dire al presidente della Regione, Christian Solinas, di riferire agli alleati di non attaccare più il Carroccio. Una catena di Sant’Antonio. Tant’è: ieri il governatore ha partecipato ai lavori del Consiglio e nella tribuna riservata, vicino a Solinas, a fare da sentinella, era seduto proprio Zoffili.

In Aula era in discussione, come succede da quaranta giorni, il dl 107 sui maxi staff, quell’orda di nomine fiduciarie che costeranno ai sardi una vagonata di soldi. Precisamente sei milioni di euro aggiuntivi, in piena crisi economica, e solo per creare una struttura regionale parallela fatta di amici. Il centrodestra voleva a tutti i costi cominciare l’esame dell’articolo 7 per evitare la presentazione di nuovi emendamenti da parte dell’opposizione. La quale, in mattinata, aveva convocato una conferenza stampa unitaria per denunciare non solo la crisi del centrodestra,  ma anche l’inadeguatezza di ruolo di Michele Pais, “il presidente del Consiglio regionale che si comporta come fosse un capogruppo“, anziché esercitare il ruolo di garante dell’Aula.

Pais anche ieri ha dato proprio la sua incapacità: malgrado l’accordo a inizio seduta di concludere i lavori alle 21, per bloccare gli emendanti il capo dell’Aula ha imposto il proseguo dei lavori. A quel punto i consiglieri di opposizione hanno occupato l’Aula, raggiungendo i banchi dove siede la Giunta e hanno preso a battere le mani. Nel centrodestra, intanto, proseguivano imperterriti la lettura dell’articolo 7. Alla fine la seduta è stata sospesa. Ma nelle scale, mentre tutti i consiglieri si apprestavano a raggiungere la propria auto nei sotterranei o a guadagnare l’uscita, i duellanti si sono ritrovati fianco a fianco. Per gruppi.

Da lì urla e spintoni. Addirittura l’assessore ai Trasporti, il leghista Giorgio Todde, ha colpito in volto il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, urlando e ammonendolo di “non parlare male di Eugenio Zoffili”. Ci sono i testimoni. Anche di quel consiglieri che è quasi rotolato per le scale, come riporta ancora LaPresse, e di un altro che ha perso gli occhiali. Sono dovuti intervenire i commessi del Consiglio per riportare la calma. Oggi si torna in aula.

Il video 1

Il video 2

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