Penultima settimana di campagna elettorale per le elezioni politiche. Con un lungo fine settimana che vedrà sbarcare nell’Isola, uno dopo l’altro, il candidato premier del centrosinistra Pier Luigi Bersani (giovedì 14) e poi Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti (domenica prossima), i cui rispettivi tour elettorali sardi sono in fase di definizione. Il giorno successivo (lunedì 18) l’ultima settimana prima del voto si aprirà con l’arrivo del leader di Scelta civica Mario Monti.
Intanto, per oggi, è atteso Antonio Di Pietro per la lista ‘Rivoluzione civile’ guidata dal giudice Antonio Ingroia. Il leader dell’Italia dei Valori farà un turno dal sud al nord dell’Isola: alle 11 a Cagliari (nella sede di via Gallura, dove terrà una conferenza stampa), poi a Macomer (ore 14, piazza Sant’Antonio)e infine a Sassari (ore 16,30, hotel Grazia Deledda).
Ieri è stata la volta, a Cagliari, del giornalista Oscar Giannino, candidato premier per la lista “Fare per fermare il declino”. Sarà stata la curiosità verso il personaggio (eccentrico e sopra le righe nel vestire, quanto lucido e sobrio nel ragionare), ma la sala dell’hotel Mediterraneo di Cagliari era piena.
Un successo inaspettato. Di certo favorito anche dalle recenti dichiarazioni di Berlusconi che vede nella lista “Fare per fermare il declino” il principale ostacolo alla vittoria del Pdl nella decisiva competizione per il Senato in Lombardia. Giannino è così diventato l’uomo più temuto da Berlusconi e ha deciso di giocarsi fino in fondo questa carta. Anche ieri a Cagliari. “Se Berlusconi perde – ha detto – non è affatto una disgrazia. Anzi, io voglio che perda…”
Giannino si rivolge agli scontenti del Pdl, ma anche a quelli del Pd, cioè a quanti i sono sentiti “traditi” da Berlusconi e quanti avrebbero scelto i democratici se le primarie fossero state vinte da Matteo Renzi. quanto all’Isola, ha parlato di “anni terribili” vissuti dai sardi e della necessità di ricominciare da capo sui due fronti principali, il turismo e i trasporti.