“È singolare che chi oggi accusa il sindaco di Nuoro di aver tradito il mandato elettorale sia una parte della maggioranza che lo scorso novembre non ha esitato a formare un intergruppo con pezzi dell’opposizione. Se vogliamo parlare di tradimento elettorale, questo sembra un esempio più calzante”. Lo affermano i consiglieri della lista “Andrea Soddu sindaco”, insieme a Gabriella Boeddu e Maria Boi del gruppo misto, rispondendo alle accuse di Pd e lista civica di Francesco Guccini, che ieri, dopo lo strappo seguito al voto della variazione di bilancio – passato grazie all’assist di Psd’az e FdI – hanno accusato il sindaco di “trasformismo”.
“Sta governando la città con la destra, tradendo gli elettori che lo hanno votato come candidato di centrosinistra”, avevano denunciato i consiglieri. Ma oggi i sostenitori di Soddu ribattono, chiamando in causa chi, come Italia in Comune e altri pezzi della maggioranza, nel novembre scorso avevano aperto la crisi, che si era conclusa con l’azzeramento della Giunta e la nomina di nuovi assessori. “La composizione dell’attuale Giunta – spiegano – è la diretta conseguenza di quel maldestro tentativo, che si è però ritorto contro chi lo ha architettato. Un provvedimento può passare anche con i voti dell’opposizione, chi non lo capisce non comprende i meccanismi della democrazia. La verità è che chi voleva mettere in crisi la giunta sotto il ricatto dei numeri da far mancare in Consiglio, puntava a ottenere nomine assessoriali. L’amministrazione deve pensare al bene della città e non al proprio tornaconto elettorale”, concludono.