Covid, trucchi per stare in zona bianca. Denuncia: ‘Ricoveri in Pronto soccorso’

Pazienti Covid ricoverati nei Pronto soccorso. Anche per dieci giorni”. Lo denuncia il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, che da settimane, ovvero da quando in Sardegna i contagi sono di nuovo aumentati, sta lavorando sul caso. Obiettivo: fare luce sulla reale situazione, considerando che medici e infermieri sono imbavagliati. L’Ats e l’assessorato alla Sanità hanno vietato al personale sanitario di fornire informazioni su quanto accade in corsia.

Agus, che in Consiglio regionale è componente della commissione Sanità, già prima di Ferragosto aveva chiesto è ottenuto di mettere all’ordine del giorno l’audizione dei dirigenti medici responsabili dei Pronto soccorso dell’Isola. Si erano presentati solo quelli di Nuoro e Carbonia. Assenti tutti gli altri. Adesso la commissione – guidata dal vicepresidente Daniele Cocco dopo il siluramento di Domenico Gallus passato al Psd’Az – ci riprova: domani 1° settembre a Palazzo sono convocati l’assessore Mario Nieddu, il capo di Ats, Massimo Temussi, più i commissari straordinari di Brotzu, Areus (Azienda del 118) e delle due Aou, le Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari.

Stando alle notizie in mano ad Agus e ai Progressisti, i ricoveri nei Pronto soccorso hanno una logica: sono fuori sacco, cioè lasciano liberi i posti letto nei reparti Covid dell’Area medica, posti che invece sono decisivi per la permanenza della Sardegna in zona bianca. Come raccontato da Sardinia Post, la Giunta e l’Ats stanno già usando un altro trucchetto: per non sforare la soglia massimo dei posti letto, chiudono interi reparti per fare spazio  a quelli Covid.

Questa strategia di convertire i posti letto nella cura del virus dev’essere stata decisa perché Ats e Giunta, nei mesi scorsi, consideravano posti letto il solo materasso. Senza personale. Ma in caso di controlli questo avrebbe comportato anche risvolti penali, in quanto l’assistenza medica e ospedalieri richiede per ogni tot pazienti un numero preciso di medici, infermieri e oss. Convertendo i reparti, invece, il personale c’è già: si tratta solo di destinarlo ad altra mansione, nel caso specifico la cura del virus.

Agus denuncia il trucchetti dei ricoveri nei Pronto soccorso: “Non si tratta di cifre trascurabili – ha fatto notare anche l’altro giorno -. Solo al Santissima Trinità – ha precisato il capogruppo – sono 26 i pazienti ricoverati e curati per Covid, cinque dei quali ospitati dal giorno di Ferragosto”. Questi numeri si riferiscono al 26 agosto. Vuol dire che gli infetti sono rimasti nei letti del Pronto soccorso, non censiti, per una decina di giorni con certezza.

I Progressisti hanno fatto un conteggio: “Se il trend del Santissima Trinità si ripete anche in altre strutture sanitarie dell’Isola, si arriva a un centinaio di pazienti” curati sì in ospedale ma invisibili alla Cabina nazionale di regia che valuta le ospedalizzazioni per assegnare a ogni regione un determinato colore. Vero che così la Sardegna resta bianca, ma la situazione sanitaria sta diventando esplosiva, soprattutto a danno di chi ha altre patologie e non può essere curato. Si pensi soprattutto ai malati di cancro per i quali la rapidità dell’assistenza è un fattore determinante per bloccare il tumore.

Con il bollettino sanitario di ieri, un rapido conteggio fatto dal nostro giornale ha permesso di stabilire che sulle Terapie intensive la soglia massima prevista dal decreto legge di agosto è stata superate: in Sardegna ci sono 204 posti letto nelle Terapie intensive e i ricoverati sono 27. Significa che i pazienti col virus valgono il 13,23 per cento. Il tetto è il 10. Sul fronte dell’Area medica, ovvero i ricoveri nei reparti Covid ordinari, ci sono 227 infetti. Valgono il 13,98 per cento dei 1.623 posti letto disponibili. La soglia da non superare è pari a 243,45 ricoveri. Se ai 227 si aggiungessero solo i 26 del Santissima Trinità, si arriverebbe a 253. LasSardegna non sarebbe più in zona bianca.

“Servono chiarimenti urgenti e ufficiali – ripete Agus -: il rischio è che, per difendere in modo posticcio l’attuale zona bianca, si stia ipotecando l’autunno. Quando le spiagge saranno vuote e, come accaduto l’anno scorso, verranno scaricati sui sardi tutti i problemi”. Con gli ospedali pieni, “saranno maggiori i rischi per la salute di tutti. La Giunta  – è l’invito del consigliere regionale – chiarisca: la tutela della salute viene prima di tutto, serve stare concentrati e seri oggi per evitare chiusure nei prossimi mesi”. (al. car.)

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share