Da due a quattro. Nel giro di poche ore è questo lo scacchiere che a Nuoro sembra delinearsi in vista delle Comunali di primavera. La moltiplicazione delle candidature sta rubando la scena nel campo di Pd e alleati, dove oggi il sindaco uscente Andrea Soddu ha aggiunto pepe allo scenario annunciando la propria corsa bis. Il nome del primo cittadino è diventato il terzo, dopo quello di Francesco Guccini, ex Sel di Articolo1, e l’altro di Francesco Manca, civico di Fare comunità. Da ambienti politici filtra pure la possibilità il dem Carlo Prevosto sia ugualmente della partita. Tutti i quattro potenziali candidati si potrebbero sfidare nelle primarie di coalizione alle quali, invece, non parteciperà con certezza Lisetta Bidoni, a capo di Progetto Nuoro 20-25, una civica di sinistra. Alternativa al Pd e tradizionale schieramento del centrosinistra.
Insieme al Partito democratico e alle liste di riferimenti di Guccini e Manca, stanno trattando il Centro Democratico, i socialisti, Italia Viva di Renzi, Nuoro Attiva e le tre liste che hanno sostenuto Soddu in questa legislatura, ovvero Ripensiamo Nuoro (fondata dallo stesso sindaco uscente), Italia in Comune e Veranu. Il tavolo di coalizione è convocato per lunedì 17 alle 18,30 e lì si capirà come si potrà sviluppare la contesa pre-elettorale. Michele Piras, delegato del Pd, ha detto all’Ansa: “Abbiamo iniziato il processo di costruzione unitaria con molta fatica e grande capacità di mediazione. La prossima settimana si decide la data delle primarie”, passaggio indispensabile prima di “adottare il regolamento e nominare il comitato garanzia”.
Al vertice è invitato anche Soddu che tuttavia non ha ancora chiarito le proprie intenzioni sulla partecipazione (o meno) alle primarie. Di certo è irrituale che un sindaco uscente sia costretto a passare per tale imbuto: politicamente equivarrebbe a sconfessare il suo stesso operato. Ma gli altri potenziali candidati non resteranno a guardare: Manca ha l’appoggio del consigliere regionale Roberto Deriu, e Guccini il pieno sostegno degli ex Sel che vogliono giocare un ruolo da protagonisti. Né più né meno di Soddu.
Le mosse nel campo di Pd e alleati non stanno piacendo per nulla a Nuoro 20-25 che all’ora di pranzo ha diffuso una nota stampa firmata da due esponenti della civica, Salvatore Daga e Leonardo Moro. “Le stravaganze politiche della nostra città non hanno mai fine”, so legge nell’incipit. I due bollano le manovre del centrosinistra come “giochi di Prima Repubblica che non è mai morta, anzi”. Sulla graticola finisce lo stesso operato di Soddu che “da un lato candida Nuoro a capitale del libro e dall’altro lascia morire la biblioteca Satta”. Nel mirino, poi, le stesse primarie, “un balletto che serve solo a dilatare i tempi di una decisione già presa e maturata davanti ai caminetti”. E infatti la Bidoni da almeno un mese e mezzo si è tirata fuori.
Daga e Moro non lo dicono espressamente. Ma i due lasciano intendere che la corsa bis di Soddu sia stata voluta da una parte del pd per bruciare gli altri candidati. Il sindaco uscente, del resto, al Partito democratico è molto vicino: Soddu è stato il candidato dem alle Europee del 2019, mancando per un soffio l’elezione a Strasburgo. “Il centrosinistra – è l’accusa di Daga e Moro – sta preparando il solito ‘miscuglio’ politico deivolti noti, con nobili propositi di riunificazione che nella realtà non esistono. L’obiettivo è mantenere lo status quo, con una parola d’ordine: cambiare tutto per non cambiare niente. Noi – concludono da Nuoro 20-25 – proponiamo persone di qualità e un metodo davvero partecipativo, con i nostri volti e la nostra esperienza, sana e autenticamente progressista”. (al. car.)
