Cellulari di Solinas sotto esame, per i legali una parte della memoria va distrutta

Nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta corruzione in Regione, i legali di Christian Solinas stanno per presentare, in Procura a Cagliari, la richiesta di incidente probatorio al Gip per ottenere la nomina di un perito a cui affidare il compito di selezionare le memorie e capire quale sia il materiale inerente all’indagine e quale invece quello da distruggere.

Il presidente della Regione è difeso da Toto Casula e Roberto Nati: i due avvocati sono comparsi oggi davanti al Tribunale del Riesame che entro dieci giorni dovrà decidere se confermare o dichiarare nullo il provvedimento di sequestro dei cellulari in uso al governatore. I telefoni sono stati sequestrati due lunedì fa, nell’ormai famoso blitz in cui la Guardia di finanza avrebbe dovuto portare via anche il pc di Solinas, invece è emerso il furto su cui è stata aperta un’altra verifica per provare a dare un nome al ladro entrato in azione nella notte tra il 15 e il 16 febbraio.

L’udienza al Riesame si è aperta oggi: il tribunale ha preso appunto dieci giorni di tempo. Il collegio era presieduto dal giudice Giampiero Sanna. Sul fronte strettamente investigativo non ci sono altre novità: il governatore resta indagato insieme al suo consulente in Regione, Christian Stevelli, per la promessa di una laurea honoris causa in Medicina a Tirana e docenze tra Roma e l’Albania, come ricostruito dal pm Giangiacomo Pilia. In questo filone è sotto inchiesta pure Roberto Raimondi, il ‘fratello’ di Stevelli al Grande Oriente d’Italia: sarebbero stati i due, sempre stando alla ricostruzione del pubblico ministero, a mettersi d’accordo e per la presunta corruzione di cui sono stati chiamati a rispondere sono stati sospesi dalle rispettive logge dal Gran Maestro Stefano Bisi.

L’altro versante del lavoro del magistrato inquirente riguarda la compravendita del rudere a Capoterra: Solinas, a fronte di un valore stimato in 50mila euro, lo ha messo sul mercato per 550mila euro. A comprare è stato l’imprenditore di Cagliari, Roberto Zedda, anche lui accusato di corruzione.

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