Attentati ai sindaci sardi, vertice a Nuoro. Si studiano contromisure

Vertice del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura a Nuoro dopo il raid vandalico nel frutteto del sindaco di Osini, Titto Loi, dove ignoti hanno tagliato con la motosega circa 80 piante di ciliegio. All’incontro convocato dalla prefetta Carolina Bellantoni era presente lo stesso primo cittadino, i rappresentanti delle forze di Polizia territoriali – il Questore Massimo Colucci, il dirigente del Comando provinciale dei Carabinieri Franco Di Pietro e il colonnello Antonello Urgeghe comandante della Guardia di Finanza – il presidente e il direttore dell’Anci, Emiliano Deiana e Umberto Oppus, e il presidente del Consiglio delle Autonomie Locali (Cal) e sindaco di Nuoro Andrea Soddu.

“Non c’è nessuna emergenza – ha chiarito la prefetta – questa è un comitato, il primo del 2018, per un aggiornamento sul fenomeno degli atti intimidatori, per portare solidarietà al sindaco di Osini e per capire quali sono le conseguenti azione di vigilanza e prevenzione da mettere in campo subito”. “Ho esposto la situazione della comunità osinese – ha spiegato Titto Loi – Nel mio paese c’è una situazione di grande difficoltà economica ma anche di servizi che mancano: da noi, ad esempio, sono state chiuse tutte le scuole e non c’è più la banca. La comunità ha bisogno dell’aiuto delle istituzioni, non possiamo essere lasciati soli”. Nei prossimi giorni è atteso in Sardegna il ministro dell’Interno Marco Minniti. “A lui consegneremo le nostre richieste – ha annunciato il presidente dell’Anci Deiana – È necessario attivarsi affinché vengano rafforzati gli organici delle forze dell’ordine nei nostri paesi e vengano installati ovunque i sistemi di video-sorveglianza. Sarebbe anche bene che venisse riconosciuto a tutti i livelli il ruolo del sindaco: qui invece ogni volta che un primo cittadino si lamenta, le istituzioni regionali e nazionali lo attaccano”. Serve dunque una svolta. “La cultura come antidoto alla violenza – ha indicato il presidente del Cal – riempiamo le scuole e inneschiamo processi educativi collettivi”.

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