Quasi sei milioni di euro affidati a una società sconosciuta per organizzare un triennio di eventi sportivi, in piena pandemia, che avrebbero dovuto portare nell’Isola 100mila persone all’anno. Il caso Tursport ha tenuto banco in piena estate con la polemica scoppiata a fine luglio che aveva portato la Regione e fare dietrofront a settembre, ma troppo tardi per evitare gli accertamenti della Procura. Dagli uffici di piazza Repubblica hanno deciso di vederci chiaro e aprire un’inchiesta in cui si ipotizza il reato di abuso d’ufficio. Come riporta L’Unione Sarda, il fascicolo è stato aperto ma non ci sarebbero ancora nomi degli indagati.
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La Regione aveva deciso di assegnare 5,7 milioni alla società Tursport per organizzare gli eventi de “L’Isola del turismo sportivo”. Tra gli eventi da inserire nel calendario c’erano il Brazilian Jiu Jitsu, un torneo internazionale di calcio non vedenti, il campionato mondiale di biliardo sportivo a 5 birilli e campionato nazionali di karate. Le accese polemiche scatenate dalla poca chiarezza dell’operazione avevano portato la Giunta a fare marcia indietro rinunciando ad affidare il pacchetto completo alla Tursport e decidendo di affrontare singolarmente ogni evento in programma. Un dietrofront che non è bastato a evitare che sulla gestione di quei 5,7 milioni si accendesse il faro della Procura di Cagliari.
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