Senza attendere la data stabilita per la seconda convocazione (il 22 giugno), i soci di Abbanoa hanno eletto oggi Gabriele Racugno nuovo presidente di Abbanoa. Prende il posto di Abramo Garau. Quella di Racugno è una scelta che nasconde un colpo di mano, studiato a tavolino. La scelta del docente universitario e avvocato esperto di Diritto societario, è stata decisa in solitaria dai soli soci più grandi, ovvero Regione e Comuni di Cagliari e Sassari, che hanno accelerato in maniera inusuale.
Nulla di irregolare, sia chiaro. I tre azionisti hanno potuto permettersi di non aspettare gli altri sindaci perché da soli sommano le quorum necessario per rendere valida una votazione. Però oggi, alla Fiera di Cagliari, ogni patto politico è saltato. Racugno, peraltro, non è una scelta unanime del centrodestra: il giurista godeva del ‘triplice fraterno’ sostegno del presidente Christian Solinas, del Psd’Az e della Lega. Ma in campo c’erano anche altri cinque nomi (leggi qui).
L’accelerata sull’elezione di Racugno ha spiazzato, per le modalità in cui è arrivata, gli stessi addetti ai lavori oltre che gli altri sindaci presenti, con in testa Paolo Truzzu e Nanni Campus. E se Racugno ha incassato la nomina a presidente, nel Cda entrano poi Fernando Ferri, manager della Saras proposto da Stefano Tunis, e Franco Piga, ex di Forza Italia. Il terzetto ha vinto ai voti la battaglia con Vincenzo Franzini, Luca di Carlo e Roberto Zocchi, ovvero la terna meno politica e più tecnica, indicata da Egas, l’ente di controllo di Abbanoa e gradita dall’assessore regionale ai Lavori pubblici, Roberto Frongia, che ha la super visione di Abbanoa.
Oltre alla nomina del Cda, l’assemblea dei soci ha ha votato una importante modifica dello Statuto: ora la scelta del direttore generale da parte del Cda è opzionale e non dovuta, come nel precedente testo. Un’impostazione, questa, fortemente voluta da Frongia proprio per ridisrtribuire i poteri all’interno della società, dove il Dg ha troppo peso (leggi qui). Ufficialmente l’accelerata sulla votazione odierna (la seconda convocazione era attesa per il 22 giugno) “per mettere urgentemente mano alla riorganizzazione della spa”.