Il suono delle launeddas e il lavoro dell’antropologo danese Bentzon: un incontro a Cagliari

Il legame tra Danimarca e Sardegna passa attraverso il suono delle launeddas. Soprattutto grazie agli studi sul campo di un giovane e visionario antropologo di Copenaghen che, tra gli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso, scelse l’Isola e la sua musica popolare come territorio inesplorato di ricerca. Si chiamava Andreas Fridolin Weis Bentzon ed è considerato il più grande studioso di musica sarda. In particolare in quegli anni dedicò le sue energie per conoscere i suonatori e costruttori di launeddas dei paesi, dove veniva accolto e ospitato dalle famiglie. Le sue sono testimonianze preziose e inedite: le prime registrazioni audio, rari video d’epoca e fotografie. L’associazione culturale Iscandula da circa 30 anni promuove questa figura così straordinaria con incontri culturali e gemellaggi internazionali.
L’evento di venerdì 9 settembre (alle ore 17) nella sala conferenze della sede dell’Ersu, all’8° piano, Corso Vittorio Emanuele II, 68 a Cagliari, si inserisce nell’ambito di questa attività. E sarà arricchita dalla presenza della nipote dell’antropologo, Nina Bentzon, che ha conosciuto lo zio – scomparso a soli 35 anni – quando era ragazza. Con il suo intervento testimonierà il ricordo che la famiglia danese conserva della sua opera a livello scientifico e umano. A partire dalle 17 il racconto della nipote di Bentzon, scrittrice e psicologa, sarà introdotto dal presidente dell’associazione, Dante Olianas. In conclusione ci sarà la proiezione di un breve e interessante documentario che illustra i luoghi danesi dell’antropologo.
Nota di servizio: per l’accesso agli edifici è indispensabile consegnare, all’ingresso del palazzo dell’Ersu, una fotocopia della carta di identità.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share